Gli itinerari più belli da fare in autunno in mezzo alla natura

Tra settembre e novembre in montagna la natura si tinge dei colori più caldi dell'anno: quali sono le più belle passeggiate da fare

passeggiate-montagnaScriveva Albert Camus: “L’autunno è una seconda primavera dove ogni foglia è un fiore”. E, tra la fine di settembre e novembre, si può assistere al fenomeno del “fall foliage”, quando le foglie degli alberi si colorano dei toni più caldi, dal rosso all’arancione, dal giallo al marrone. Ogni anno questo fenomeno richiama molti turisti nelle località di montagna, alla ricerca della foglia e dello scatto perfetto. Prima che scenda la neve e le cime dei nostri monti si tingano di bianco, l’autunno è il periodo ideale per andare in montagna.

Le passeggiate immerse nella natura autunnale sono un vero toccasana. Secondo alcuni recenti studi scientifici, stare a contatto con la natura porta tantissimi benefici, tra cui il miglioramento del sonno e la riduzione degli stati d’ansia. E pare si viva più a lungo.

Ecco allora alcune idee per chi desidera trascorrere una giornata o un weekend in montagna, passeggiando lungo i sentieri più panoramici, e tornare rigenerato.

A Courmayeur Mont Blanc, in Val d’Aosta, le valli si colorano di sfumature autunnali, le giornate sono soleggiate e il cielo è azzurro. È il momento migliore per fare lunghe passeggiate a piedi, in bici o e-bike alla scoperta del tesoro naturale che offrono la Val Ferret e la Val Veny. Un panorama unico contraddistingue queste valli, con la maestosità del Monte Bianco, il Dente del Gigante, le Grandes Jorasses, l’Aiguille de Triolet e il Mont Dolent. E tanti sono gli itinerari naturalistici e le escursioni che portano fino ai rifugi oltre i 3mila metri.

In Valtellina, Lombardia, si può passeggiare sulle tracce degli artisti e dei personaggi illustri che hanno soggiornato in questo territorio. Ognuno dei 78 Comuni della Valtellina offre spunti. Si può cominciare facendo un tuffo nel passato nel Parco delle incisioni rupestri, tra Grosio e Grosotto. Sulla “Rupe Magna”, una delle più grandi rocce incise dell’arco alpino, le antiche popolazioni hanno lasciato il segno del loro passaggio, incidendo oltre cinquemila rappresentazioni di vita quotidiana. Anche Leonardo Da Vinci è stato stregato da questa zona, tanto da avere descritto le fonti termali di Bormio nel “Codice Atlantico”. Queste fonti termali sono conosciute fin dai tempi dei Romani. Una stele votiva, probabilmente risalente al V secolo a.C., dimostra come le proprietà uniche di queste acque fossero già apprezzate nell’antichità.

Nella Valle di Ledro, in Trentino, ci sono ben 150 km di sentieri da percorrere a piedi, itinerari che si snodano in un paesaggio idilliaco sospeso a metà tra il Lago di Garda e le Dolomiti di Brenta. Ci si può addentrare nella foresta alla scoperta dei migliori punti panoramici giungendo fino al Monte Tremalzo da cui si gode una splendida vista sul Garda. Oppure si può camminare lungo il sentiero panoramico del Ponale che sale da Riva del Garda fino al Lago di Ledro con i suoi paesaggi disarmanti.

In Umbria si possono percorrere i sentieri del Castello di Petroia, con la sensazione di passeggiare nella storia. Nella natura umbra che si tinge dei colori ambrati e suggestivi dell’autunno si erge lo storico maniero dove è nato Federico da Montefeltro, che svetta in un’ampia tenuta fra pascoli, terreni, alberi di ulivo e boschi vicino a Gubbio (PG). Un paesaggio antico in cui si snodano 13 km di sentieri, da seguire passo dopo passo, scorgendo mucche chianine che pascolano, uomini che vanno a caccia di tartufo, cavalli frisoni e arnie in cui laboriose api creano il miele. I sentieri del Castello di Petroia sono stati recuperati da vecchi percorsi rurali e sono tracciati privilegiati per osservare la flora autoctona e la vasta fauna che popola queste valli. Si cammina accompagnati dall’ombra di querce e cerri secolari, piante di pini e salici. Oltre ad essere collegati tra loro, si ricongiungono al famoso Percorso Francescano per la Pace che unisce Assisi e Gubbio.

Ma il regno di cammini per eccellenza è la Val d’Ega, in Alto Adige, all’ombra del leggendario monte Latemar. Tra i sentieri più belli ci sono quelli che partono dall’avveniristico rifugio Oberholz e dalla seggiovia panoramica di Obereggen. Sono otto i sentieri tematici che culminano sulla piattaforma panoramica Latemar.360° a 2.100 metri di altitudine. Il percorso Latemar.Natura, ideale per le famiglie, è un viaggio attraverso il bosco alpino, il pascolo o l’alta montagna; il Latemar.Panorama, direttamente sotto le rocce, offre scorci straordinari e dettagli sulle peculiarità geologiche delle vette; il Latemar.Relax scende a Obereggen; il sentiero Latemar.Alp è quello preferito dalle famiglie con il passeggino, che camminano fra mucche, cavalli e pecore al pascolo, e tra le stazioni interattive dedicate alle montagne Patrimonio dell’Umanità Unesco. Seguendo il Latemar.Art ci si immerge nel museo a cielo aperto delle Dolomiti, impreziosito dai lavori da opere d’arte di importanti artisti internazionali. Gli sportivi prediligono invece il Latemar.Unesco, un’escursione di difficoltà intermedia che sale fino al Rifugio Torre di Pisa (2.671 metri), l’unico in questo mondo alpino ricco di crepacci. Più semplice è il Latemar.Meteo, un percorso lungo un chilometro senza dislivello che, dal Monte Agnello, si snoda verso Tresca e il sentiero geologico del Dos Capèl. È pensato per scoprire in modo originale gli agenti atmosferici e i suoi effetti sul meteo.