L’Artico canadese è protagonista del film ‘Il mio amico Nanuk’

Un ragazzo e un cucciolo di orso polare vivono un'avventura ai confini del mondo

Foto di Ilaria Santi

Ilaria Santi

Giornalista & Travel Expert

Giornalista, viaggia fin da quando era bambina e parla correntemente inglese e francese. Curiosa, autonoma e intraprendente, odia la routine e fare la valigia.

Il film “Il mio amico Nanuk” è la storia di un ragazzino non ancora adolescente che vive in una cittadina del Grande Nord canadese. Dopo aver trovato un cucciolo di orso polare nel proprio garage, decide contro tutto e tutti di riportarlo a mamma orsa, che vive a centinaia di chilometri di distanza, nell’estremo Nord.

Per portare a termine questa pericolosa missione, dovrà attraversare il desolato ed estremo territorio artico, nel periodo peggiore dell’anno, vale a dire l’inizio della primavera. Lungo la strada farà amicizia con un animale selvaggio mentre cercherà di superare tutte le insidie e i pericoli che incontrerà sulla sua strada tra cui terribili tempeste di neve, ghiacciai che si spezzano e terre ghiacciate.

In “Il mio amico Nanuk” la questione dei cambiamenti climatici viene affrontata e descritta in maniera realistica, attraverso l’impatto immediato che ha sull’avventura di Luke e Nanuk.

Per girare molte scene del film, la gestione del cucciolo di orso è stata determinante, perché comunque è e resterà un animale selvaggio e questo naturalmente complica molto le cose ai fini della lavorazione.

I produttori stessi si definiscono “folli” per avere avuto l’idea di girare un film con un protagonista non ancora adolescente, un co-protagonista che è un cucciolo d’orso, il tutto ambientato tra i ghiacci.

Nanuk nella realtà è Pezoo, un cucciolo di orso polare, nato nel China Haichang Tianjin Polar Ocean World.