Le ziggurat dell’Iraq sono le piramidi della civiltà più antica al mondo

Le piramidi dell'Iraq sono tra le più antiche al mondo e hanno molti elementi in comune con quelle d'Egitto

In Egitto ci sono le piramidi più famose del mondo, in Messico ve ne sono di altrettanto famose e strutture simili esistono anche in Cina, in Cambogia, in Indonesia, in Iran e in molte altre parti del mondo. In comune non hanno solamente la struttura, ma anche il fatto di avere gli stessi allineamenti astronomici. E intorno a questo argomento gli studiosi si sono sbizzarriti facendo diverse ipotesi, talune anche inquietanti.

Le prime vere piramidi però sono le ziggurat (o ziqqurat) della Mesopotamia, l’attuale Iraq. La più famosa è la ziggurat di Ur, un monumento religioso costruito a metà del III millennio a.C..

Si tratta di un edificio gigantesco visibile a chilometri di distanza. Ha la base rettangolare che misura 63×42 metri. In origine era alto 26 metri ed era suddiviso su tre piani. Gli agenti atmosferici e il vento, nel corso dei secoli, hanno eroso ben 10 metri dell’ultimo piano così che ora è molto più basso di come si presentava quando fu costruito.

Come le altre piramidi, anche questa è una piramide a gradoni. L’altezza dei piani diminuisce progressivamente per cui il più basso è di 12 metri, il mediano di 5, il più alto di 3. Le pareti, invece di alzarsi verticalmente, si inclinano verso l’interno, suggerendo l’idea del moto ascensionale.

Per creare un armonioso legame tra i piani ci sono tre scalinate, ognuna fatta di cento gradini, che convergono sotto una torre di guardia a forma di cupola. Le scalinate laterali erano riservate ai civili, mentre la scala centrale poteva essere percorsa solo dai sacerdoti.

Il tempio era dedicato a Nanna, dio della Luna nella mitologia dei Sumeri, e gli esperti sono convinti fosse utilizzato anche come osservatorio astronomico.

La ziqqurat fu costruita con mattoni decorati da simboli, tenuti insieme nella parte bassa dal bitume, mentre nella parte superiore dalla malta, in modo tale da aumentare la leggerezza della struttura.

Nel suo momento di massimo splendore, Ur poteva ospitare oltre 30mila persone. Secondo gli esperti fu addirittura la più grande città del mondo tra il 2030 e il 1980 a.C..

I primi scavi archeologici del sito vennero fatti solo nel XVIII secolo. Furono ritrovati dei cilindri di terracotta recanti delle iscrizioni con caratteri cuneiformi. Secondo gli esperti le iscrizioni appartenevano a Nabonido, l’ultimo re della Babilonia.

La ziggurat di Ur oggi è accessibile ai turisti, ma sono pochissimi coloro che hanno avuto la fortuna di visitarla. Nei dintorni infatti non c’è nulla, nessuna struttura turistica e nessuna guida che porti i visitatori alla scoperta del luogo. Inoltre, nei pressi del sito si trova una base militare pertanto la zona non viene fatta visitare dai locali con facilità.