Laos, l’affascinante mistero della Piana delle Giare

Centinaia di giare costituiscono, nel Laos, un affascinante e irrisolto mistero: sono davvero antiche urne funerarie, come diversi archeologi credono?

Laos, l’affascinante mistero della Piana delle Giare

Fonte: 123rf

 

Si chiama Piana delle Giare, ma è in realtà una zona collinosa. Ed è una delle località più affascinanti di tutto il Laos, un Paese ancora lontano dal turismo di massa, capace di conquistare chiunque vi ci arrivi grazie alla sua natura spettacolare. Nella provincia di Xiangkhoang, sull’omonimo altopiano, la Piana delle Giare ha il fascino del mistero: qui, oltre 90 siti archeologici accolgono centinaia di giare in pietra arenaria. Alcune sono alte appena 50 centimetri, altre superano i 3 metri. Le si può ammirare un po’ ovunque anche se, i siti principali (nonché quelli più noti), si raccolgono intorno alla città di Phonsovan.

Avvistate per la prima volta nel 1909 da una guardia di confine, iniziarono ad essere oggetto di studio nel 1931. Madeline Colani, l’archeologa che guidò i primi scavi, manifestò l’ipotesi che – più che di contenitori per alimenti o liquidi – quelle giare servissero da urne funerarie. Un’ipotesi, questa, avvalorata dal ritrovamento di camere funerarie sotterranee nelle vicinanze dell’area, dove è stata scoperta anche una grotta che – si pensa – funzionasse da forno crematorio. Tuttavia, la loro origine non è mai stata data per certa. È anzi al centro di una leggenda, secondo cui – sotto quelle terre – sarebbero seppelliti i resti di giganti. C’è chi pensa che, un tempo, contenessero il lau hai (l’alcolico locale ricavato dal riso); chi crede raccogliessero la pioggia monsonica poi resa potabile. Anche se, l’ipotesi più accreditata, è proprio quella che vede le giare utilizzate come urne cinerarie.

Oggi, solamente 7 dei siti della Piana delle Giare sono aperti al pubblico. La zona ha infatti vissuto anni molto travagliati: durante la guerra civile laotiana, le giare furono a lungo contese tra le forze del Pathet Lao e l’Esercito Reale Laotiano, finanziati rispettivamente dall’Unione Sovietica e dagli Stati Uniti. Occupata dai ribelli, l’area fu intensamente bombardata dall’America: tuttora, ci sono bombe inesplose sotto i suoi terreni. Solamente quelli bonificati, quindi, sono visitabili. Di questi, il più grande è il Sito 1 (Thong Hai Hin), che occupa il fianco di una collina e ospita 331 giare, compresa la più grande mai rinvenuta. Generalmente, chi arriva nella Piana delle Giare lo fa attraverso un tour con partenza da Luang Prabang e soggiorno di una notte a Phonsavan.