Kalaisa, il tempio misterioso scolpito da un unico blocco di pietra

Tra i più magici luoghi di culto al mondo, molti sono in India. A cominciare da Kalaisa, tempio indù intagliato nella roccia

Fonte: iStock

 

A vederlo, sembrerebbe opera di un divino: è incredibile pensare che, il tempio indù di Kalaisa, l’abbiano realizzato menti e mani umane. Ad Ellora, nel Maharashtra, è un luogo di culto antichissimo. Secondo le trascrizioni, la sua costruzione risalirebbe al VIII secolo, sotto il regno del re Rashtrakuta Krishna I.

Qui, nel cuore dell’India, in un’area ampia solo due chilometri, 34 tra templi e monasteri formano il cosiddetto complesso delle “grotte di Ellora”. Ma nessuno di loro è spettacolare tanto quanto il Kailasa. Perché questo tempio, invece di essere scavato nella roccia, è intagliato in un unico, gigantesco monolite di basalto. Progettato in modo da ricordare la casa del dio degli asceti Shiva, il Monte Kailash, è il più grande edificio mai costruito a partire da un unico blocco di pietra. Ed è sorprendente, pensare che tutto questo sia stato fatto quando la tecnologia non era neppure un abbozzo di idea. Le proporzioni sono immense, le lavorazioni elaborate: è un vero capolavoro di scavo e di intaglio verticale, il Kailasa. Pare che, per la sua realizzazione, siano state scavate addirittura 400.000 tonnellate di rocce.

Basato su sedici pilastri, il tempio può essere visitato scendendo nel cuore della roccia. Il giro, però, va compiuto da sinistra verso destra. Come la tradizione vuole, e come è necessario per “leggere” la storia a simboli scolpita sui suoi lati. Ad accompagnare lungo il percorso, sono le accurate statue di dei, leoni ed elefanti. Un insieme straordinario, che da vita a un luogo mistico e misterioso. Perché è stupefacente, pensare che sia stato realizzato nel 750 dopo Cristo con tutte quelle tonnellate di roccia. Avrebbe richiesto decine e decine d’anni di lavoro e, invece, pare che sia stato completato tra il 757 e il 783. Neppure vent’anni, per una delle costruzioni più spettacolari di tutta l’India. E non solo.

La gente del luogo ama invece raccontare che Kailasia sia stato costruito in una sola settimana, per onorare la promessa che l’architetto dell’epoca aveva fatto alla regina, che voleva che il marito – molto malato – potesse vedere l’opera compiuta prima di morire. Leggende e misteri a parte, è – questo – un luogo unico. Venerato da buddisti, giainisti e induisti, ma anche meta di pellegrinaggio per i turisti di tutto il mondo.