Irlanda, la verità e la leggenda dietro la Giant’s Causeway

Oltre 40.000 colonne basaltiche, originate da un vulcano: nonostante la spiegazione scientifica, la Giant’s Causeway sembra davvero l’opera di un gigante.

Irlanda, la verità e la leggenda dietro il Giant’s Causeway

Fonte: 123rf

Il colpo d’occhio è spettacolare: oltre 40.000 colonne basaltiche d’origine vulcanica, inserite in una riserva naturale e Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO. È il Giant’s Causeway, il Selciato del Gigante. Nell’Irlanda del Nord, all’interno della contea di Antrim e a 3 chilometri dalla cittadina di Bushmills, la sua storia è culla di radicate leggende. Sembra un puzzle, a vedersi, e il suo aspetto è talmente straordinario da aver ispirato negli anni numerose teorie.

Per raggiungere il Giant’s Causeway, si percorre la Causeway Coast. È uno degli itinerari più spettacolari per un viaggio on the road, e giunge proprio qui. Ma come si sono originate, quelle decine di migliaia di colonne ottagonali? La causa deve essere ricercata nell’eruzione vulcanica che, tra i 50 e i 60 milioni di anni fa, ha colpito questa zona. Il basalto fuso e fluido attraversò i letti di gesso, formando un plateau lavico; raffreddandosi velocemente a contatto con l’acqua e con l’atmosfera, la lava diede vita a quelle colonne. Più affascinante è invece la spiegazione leggendaria, che racconta di una lotta tra giganti. Fionn Mac Cumhaill (cacciatore e guerriero della mitologia irlandese) avrebbe costruito un sentiero per raggiungere a piedi la Scozia e per combattere così contro il suo rivale, Benandonner; questi lo distrusse, e così nacque il Giant’s Causeway.

Scienza o leggenda, l’effetto è da cartolina. Tra le colonne prismiche a base esagonale, ve ne sono altre a quattro, cinque, sette e otto lati. Alcune raggiungono i 12 metri, altre arrivano fino a 28. E, oltre a quelle visibili sulla costa, ce ne sono di nascoste sotto il fondale marino. Scoperto dal Vescovo di Derry nel 1692, il Giant’s Causeway fu reso noto al mondo nel 1693; sono nel 1771, però, la sua origine fu individuata. Oggi, è meta di migliaia di turisti ogni anno. Che, qui, tra le colonne hanno modo di ammirare anche piante rare e uccelli protetti. Per la verità, ci sono altre formazioni simili a quelle del Selciato del Gigante, persino in Italia: le isole dei Ciclopi, le Gole dell’Alcantara, i neck di Motta Sant’Anastasia e le forre laviche del Simeto in Sicilia, il “Cuccur’e Zeppara” e Capo Nieddu in Sardegna, e le Pietre Lanciate di Bolsena (Lazio).