In Crimea, la laguna rossa è meravigliosa… ma solo da vedere

Alla scoperta del Lago di Sivaš, una laguna rossa e maleodorante tra l’Ucraina e la Crimea

laguna rossa crimea

Fonte: 123rf

 

Il Lago di Sivaš, o semplicemente Sivaš, ha un soprannome che racchiude la sua (seconda) principale caratteristica: Mare Marcio. Perché, se vederlo è uno spettacolo unico, annusarlo… non è piacevole! D’estate, infatti, con l’alzarsi delle temperature, le acque emanano un cattivo odore, a causa dell’elevata salinità e dell’alga che lo abita e che gli conferisce un’originale colorazione rossa.

Più che di un mare o di un lago, in realtà, il Lago di Sivaš è un sistema di baie dall’estesa superficie, situato ad ovest del Mar d’Azov e chiamato a dividere la Crimea dall’Ucraina. La sua profondità è molto limitata (3 metri nel punto più profondo, 1 di media), ha un fondale ricoperto da uno spessissimo strato di sedimenti salini e carbonici e – soprattutto – vanta una colorazione magica, che va dal rosa chiaro fino al rosso vermiglio.

Se un tempo l’Unione Sovietica lo utilizzava come salina, oggi è “solamente” uno spettacolo naturale, almeno da fotografare. L’alga Dunaliella che lo abita – e che è caratterizzata da meccanismi di difesa che le permettono di crescere in ambienti inospitali, protetta da radiazioni solari e dalla pressione osmotica –  è la responsabile delle sue sfumature, e regala al luogo un’atmosfera magica.

Con l’innalzarsi delle temperature, tuttavia, il Lago di Sivaš si trasforma in un luogo dalla puzza sgradevole: l’evaporazione delle acque sprigiona infatti un odore sulfureo, simile a quello dell’uovo andato a male. Che non mina, tuttavia, la bellezza del posto. Dove non solo si può vedere un’acqua dalla colorazione unica, ma anche ammirare i “funghi di sale”, incrostazioni saline e a forma di fungo anch’esse dovuti all’evaporazione delle acque e alla salinità che, in alcuni punti del lago, raggiunge l’87%. Rendendolo di fatto del tutto inospitale.

E, proprio il suo essere inospitale, ha conferito al Lago di Sivaš anche un significato storico. Più volte, infatti, ha fermato gli invasori della Crimea, costringendoli a spostare le battaglie sull’istmo di Perekop. Solo l’Armata Rossa è riuscita ad attraversalo, percorrendo il corridoio di Tschongar, che divide il Lago in due. Oggi, il sito è meta turistica e fa la gioia dei fotografi. Qui le sfumature rosse regalano alle immagini un’aura magica, facendo del Lago di Sivaš un luogo ad alto tasso di… instagrammate!