Alla scoperta di Hay-on-Wye, il villaggio con più libri che abitanti

Oltre 40 librerie per meno di 2000 abitanti: nel Galles, la “città del libro” ha persino un suo re

Hay-on-Wye, in Galles, è soprannominata la "città del libro"

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Sul fiume Wye, che segna il confine tra il Galles e l’Inghilterra, Hay-on-Wye è un villaggio con una caratteristica unica al mondo: a dispetto dei suoi pochi abitanti (poco più di 1.800), vanta oltre 40 librerie. Per lo più di libri usati. Ecco perché, universalmente, la cittadina è conosciuta col soprannome di “città del libro”.

Il legame tra Hay-on-Wye e la lettura iniziò nel 1961, quando un tale di nome Richard Booth aprì il primo negozio di libri usati in quella che un tempo era la caserma dei vigili del fuoco. Il successo fu tale da spingere gli abitanti ad aprire altre attività di questo tipo, e il villaggio – negli anni Settanta – si guadagnò la fama di “città del libro”. Nel 1977, Richard Booth si proclamò re del principato autonomo di Hay-on-Wye – ottenendo il rilancio della notizia da parte dei media di tutto il mondo – e, nel 2000, nelle sale del castello cittadino (trasformato, neanche a dirlo, in una libreria) nominò i membri della “Casa dei Lord”. Da quel momento in poi, la cittadina divenne meta di turisti, curiosi e appassionati bibliofili, attirati anche dal suo festival letterario, l’Hay Festival, che – patrocinato dal quotidiano The Guardian – nel 2002 ha ospitato persino Bill Clinton.

Ad Hay-on-Wye i libri si acquistano e si sfogliano ovunque: negli scaffali disseminati per le sue vie, nei ristoranti, dai fiorai. Persino le facciate delle case, sono piene di libri usati. All’esterno del castello, che del villaggio è il luogo più pittoresco, i libri si acquistano lasciando i soldi in una cassetta: 1 sterlina per i libri con copertina rigida, 50 centesimi per tutti gli altri. Confidando nell’onestà del lettore.

Passeggiare per le vie di Hay-on-Wye è già di per sé un’esperienza magica. Tuttavia, ci sono dei luoghi che, più di tutti, sono imperdibili. La fortezza medievale del XIII secolo, e il Richard Booth’s Bookshop, un negozio di libri su tre piani con tanto di cinema e caffetteria. E se, laddove non vi sono scaffali di libri, la cittadina ospita anche pub e botteghe di cibi tipici e birre artigianali, sono proprio le librerie a disegnare un percorso di carta e di disegni. The Poetry Bookshop ospita libri di poesia in tutte le lingue, la Murder and Mayhem è specializzata nel genere noir e mistery. E poi le librerie riservate ai bambini, e quelle dedicate ai romanzi romantici. E così via, perché nessuno piò lasciare Hay-on-Wye insoddisfatto.