Sotto le acque della Sicilia sono stati scoperti sei vulcani sottomarini

Alcuni ricercatori hanno scoperto ben 6 nuovi vulcani sottomarini al largo delle coste siciliane

Cosa si cela nelle acque della Sicilia? La risposta, a quanto pare, non è ancora così scontata. Se pensate che ormai i fondali del mar Mediterraneo siano ben conosciuti dagli esperti, vi state sbagliando. Proprio in questi giorni, infatti, sono emersi dei dati sconcertanti.

Un team di ricercatori italiani appartenenti all’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale hanno scoperto una nuova serie di vulcani sottomarini che fino ad oggi non erano mai stati individuati. Sono situati nel tratto di mare che va da Mazara del Vallo a Sciacca, nella Sicilia meridionale, a pochi chilometri dalle coste. Che questa zona fosse ricca di rilievi vulcanici sommersi non è una sorpresa: poco più a sud conosciamo l’esistenza del Banco di Graham, di cui fa parte anche il vulcano sottomarino che ha dato origine all’isola Ferdinandea.

I sei nuovi vulcani individuati dai ricercatori sono tutti localizzati in un raggio massimo di 22 km dalla costa siciliana: il più vicino, chiamato Actea, si trova ad appena 7 km da Capo Granitola, importante punto d’osservazione scientifico, ma anche località di villeggiatura molto apprezzata da chi si reca in vacanza in Sicilia. Le caratteristiche finora emerse dallo studio dei fondali di questa zona sono particolarmente interessanti. I tre vulcani situati più a nord hanno una morfologia a cono di tufo, mentre gli altri sono di forma tronco-conica. L’attività magmatica di questi rilievi risale al periodo del Quaternario, ovvero nel Neozoico.

Actea, inoltre, presenta un dettaglio particolare: ha una colata lavica di oltre 4 km di estensione, un evento davvero raro per un vulcano situato nel Canale di Sicilia. Le due campagne esplorative condotte dai ricercatori a bordo della nave da ricerca Ogs Explora ha dunque dato i suoi frutti. Già in precedenza, come rivelato dal ricercatore Emanuele Lodolo, gli esperti avevano presupposto l’esistenza di tre ulteriori vulcani in questa zona, ma il rinvenimento di sei rilievi sommersi è davvero stupefacente. E dimostra come la morfologia dei fondali marini sia ancora poco conosciuta. Tutti i dettagli relativi a questa importante scoperta sono stati pubblicati in uno studio sulla prestigiosa rivista Marine Geology.