Virus Zika: qual è il rischio di contagio in Italia?

Il virus Zika è stato trasmesso anche sessualmente, quali condizioni permettono un possibile contagio anche in Italia

Le ultime notizie sulle epidemie causate da virus provengono dal Texas, in cui Zika non ha causato contagio con la puntura di una zanzara, come è successo fino ad ora, ma addirittura per via sessuale con chi era colpito viralmente. A questo punto c’è chi giustamente si chiede se il pericolo di un’epidemia sia probabile anche in Italia e la paura aumenta, causando ansie a dismisura. Vista la facilità odierna di viaggiare e di venire a contatto con persone “infettate”, il pericolo di contagio è alto anche in Italia.

Per la prima volta si è venuto a conoscenza che il virus Zika sia stato trasmesso per via sessuale e questo comporta la possibilità che si arrivi a contagi ripetuti, anche in assenza delle temute zanzare. I giornali americani riportano che il contagio è avvenuto attraverso un rapporto sessuale tra un uomo sano ed una donna infettata, che era tornata dal Venezuela, luogo in cui l’epidemia conta il numero maggiore di affetti dal virus. Gli studiosi, fino a questo momento, erano convinti che il virus Zika potesse essere trasmesso quasi esclusivamente dalle punture delle famigerate zanzare, anche se si sospettava che il contagio potesse avvenire anche in altri modi.

La stessa OMS ha dichiarato che ci troviamo in uno stato di emergenza proprio per il virus Zika, in ogni paese, quindi anche per l’Italia. La corsa alla produzione del vaccino è scattata per le aziende farmaceutiche. La ricerca deve inoltre ancora stabilire con certezza che ci sia un rapporto diretto tra il contagio da Virus Zika e le terribile malformazione cerebrale dei nascituri. In questo caso è infatti importante agire tempestivamente per prevenire la microcefalia. Le colpite a rischio sono quindi le donne incinte, il virus non è letale, anche se dovesse arrivare un’epidemia in Italia.

Sono ormai diventati ventotto i paesi in cui è sconsigliabile per le donne incinte recarsi, vista l’alta possibilità di contagio. Per la cura e la prevenzione del virus Zika, sarà possibile attuare un protocollo, già usato per debellare la dengue, la febbre gialla ed altre epidemie causate dallo stesso tipo di zanzara di origine Australiana. In Italia gli ammalati sarebbero 4, ma ora che si è scoperta l’altro modo di trasmissione, il fatto che non ci siano zanzare del tipo Aedes aegypti e Aedes albopictus o zanzara tigre conta relativamente. In ogni caso, dobbiamo considerare che: il possibile contagio non porta alla morte, sono a rischio i feti e quindi le donne incinte. Con le dovute prevenzioni, anche se il rischio contagio esiste, non è il caso di creare inutili allarmismi.