Meteo: cos’è l’effetto ‘wind chill’

Il nostro organismo percepisce una temperatura più bassa rispetto a quella che c’è veramente, quando soffia il vento. Ecco perché

È capitato a tutti di verificare che, d’inverno, la sensazione di freddo aumenta, specie in presenza di vento. Questo fenomeno è denominato ‘wind chill’ che possiamo tradurre con ‘raffreddamento da vento’. Ce lo spiega Flavio Galbiati, meteorologo di Meteo.it.

Consiste nel percepire sul nostro organismo una temperatura più bassa rispetto a quella che c’è veramente in presenza del vento.

Sono due i fattori principali che fanno sì che il vento raffreddi l’aria: in primo luogo, nelle parti del nostro corpo esposte all’aria i,l vento asporta quel sottile strato di calore a contatto con la nostra pelle. Inoltre, il vento ha la capacità di produrre l’evaporazione dell’umidità dalla nostra pelle e anche questo determina un ulteriore raffreddamento.

Come si fa a calcolare la temperatura percepita, quindi? Su Internet esistono delle tabelle sulle quali viene mostrata la temperatura percepita in base alla temperatura reale e all’intensità del vento.

A parità di temperatura, più forte è il vento più bassa è la temperatura percepita. Per esempio, con una temperatura di zero gradi centigradi e un vento di 25 chilometri orari – cosa che può capitare tranquillamente d’inverno anche in città – la temperatura percepita è al di sotto dello zero ovvero -6°C.

Con -10°C e un vento a 40 km orari, cosa che avviene per esempio in montagna quando si va a sciare, il nostro corpo percepisce -21°C.

Con -20°C di temperatura reale e un vento fortissimo che soffia a 50 km/h il ‘wind chill’ scende a -35°C. Per chi frequenta le alte quote di montagna questo fenomeno può essere molto pericoloso e può portare anche a un rapido assideramento, se non si è adeguatamente coperti nelle parti esposte dell’organismo.

Ecco la tabella del fattore di ‘wind chill’ (clicca per ingrandire):

wind-chill-tabella