In Val d’Aosta, il viaggio nel tempo della “Nuit des temps”

A Introd, nel cuore della Val d’Aosta, la “Nuit des temps” ha regalato un viaggio a ritroso, trasformando una notte in un’esperienza magica

Nella Valle d’Aosta occidentale, Introd è un piccolo comune di poco più di 600 abitanti, divenuto famoso perché meta di villeggiatura estiva per Papa Giovanni Paolo II, Papa Benedetto XVI e per il cardinale Tarcisio Bertone. È qui che, da due anni, si svolge una curiosa e super emozionante manifestazione: è la “Nuit des temps”, un viaggio notturno a ritroso tra atmosfere magiche e tradizioni popolari.

Lo scorso 21 ottobre è andata in scena l’edizione 2017 dell’evento (l’evento ha frequenza annuale). La Nuit des temps, come ritratta dalle immagini di Aosta Panoramica, è stata una notte di suggestioni ed emozioni. Una notte alla scoperta del vecchio borgo, della sua storia e delle sue affascinanti tradizioni, coi profumi e i gusti del passato, e con le porte che – invisibili nelle notti senza luna – si sono aperte su aneddoti, culture e leggende. A partire da una visita guidata alla Maison Bruil, accompagnati dalla luce della lanterne e da un “viaggiatore nel tempo”: i visitatori, accolti da personaggi in costumi d’epoca, hanno potuto rivivere qui le attività svolte in una casa valdostana del passato. E poi via, lungo un itinerario fatto di incontri coi figuranti, e di scoperta dei luoghi: il Pont Nou, datato 1915; la chiesa parrocchiale, raggiunta al canto di un’antica kyrie e dall’incontro con i penitenti incappucciati; e poi il castello, con una speciale degustazione allestita nella corte.

Posatori di lose, latterie con il loro latte fresco, i racconti di una vita rurale fatta d’alpeggi e di muli: la “Nuit de temps” (Evento organizzato da Tascapan in collaborazione con le strutture ricettive ed il Parc Animalier di Introd) è stata l’occasione per fare un salto indietro nel tempo, e per far conoscere ai turisti – ma anche ai locali – le tradizioni del piccolo villaggio di Introd, ma in modo innovativo, attraverso una fedele ricostruzione storica accompagnata da uno spettacolo teatrale con qualche piccolo passaggio in lingua franco-provenzale prontamente tradotto in italiano dai viaggiatori del tempo, e dalla degustazione di prodotti tipici di ieri e di oggi. Il tutto, rigorosamente a piedi. E avvolti dall’oscurità. Per due ore di magia che hanno dato – come ogni anno – l’illusione di evadere il tempo. Per ritrovarsi in un passato di fascino e tradizioni.