Vacanze, un italiano su due soffre di depressione da rientro

Gli esperti la chiamano post-vacation blues: ecco come curare la sindrome da rientro

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Ilaria Santi

Giornalista & Travel Expert

Giornalista, viaggia fin da quando era bambina e parla correntemente inglese e francese. Curiosa, autonoma e intraprendente, odia la routine e fare la valigia.

Gli esperti la chiamano post-vacation blues ed è la sindrome da rientro di cui soffre un italiano su due al termine delle vacanze. Stanchezza, mancanza di concentrazione, irascibilità, isolamento, sono solo alcuni dei sintomi di quella che è stata riconosciuta come una vera e propria depressione e che può portare anche a disturbi fisici.

Secondo uno studio condotto da ‘In a bottle’ su 2.500 italiani il 49% ha confessato che gli ultimi giorni di ferie e il momento del rientro sono il periodo più ‘nero’ della stagione, quello in cui si sentono meno in forma.

Per affrontare il ritorno alla routine gli italiani sono disposti a tutto. Così, quasi un terzo (31%) cede alla gola, un quarto (24%) sceglie di dormire più a lungo, mentre altrettanti (25%) anziché oziare trascorrono gli ultimi giorni sprecando le poche energie rimaste. Il 13% si concede tutti i vizi possibili e il 12% si dedica a diverse attività per tenere la mente sgombra dall’ansia.

Il consiglio degli esperti è di seguire una dieta sana, mantenere una corretta idratazione e adottare il giusto approccio mentale. I suggerimenti sono elencati in un utile decalogo:

1) a tavola seguire la regola del 5 ovvero 5 piccoli pasti al giorno;

2) abbondare con frutta e verdure fresche e di stagione;

3) se siete in sovrappeso riducete le calorie a tavola, soprattutto fuori casa;

4) bevete acqua ricca di sali minerali per mantenere in equilibrio facoltà intellettive e umore. Una corretta idratazione è fondamentale per permettere un corretto afflusso di sangue a i tessuti;
5) bandire l’alcool;

6) praticare attività fisica leggera e senza sforzi;

7) riprendere le proprie abitudini per sentirsi padroni del proprio tempo;

8) non buttarsi a capofitto nell’operatività;

9) riprendere con gradualità verificando le eventuali urgenze;

10) porsi obiettivi raggiungibili.