Una rara balenottera azzurra e il suo cucciolo ripresi da un drone

Il video girato dagli attivisti di Sea Shepherd Society ha conquistato il web

La balenottera azzurra e il suo cucciolo filmati dal drone
Fonte: Youtube
La balenottera azzurra e il suo cucciolo filmati dal drone

Non capita spesso l’occasione di poter osservare da vicino una balenottera azzurra, il più grande animale che viva sulla faccia della Terra.

Oggi invece tutti abbiamo l’opportunità di assistere allo straordinario avvistamento di una balenottera azzurra con il suo cucciolo, che scivolano fianco a fianco attraverso le acque dell’Oceano a sud dell’Antartide.

Gli attivisti della Sea Shepherd Society, che pattugliano la zona dalla nave Steve Irwin per scoraggiare i bracconieri, con un drone li hanno ripresi in un video che offre uno sguardo nuovo su una specie in via di estinzione.

Il filmato sta spopolando sul web: ciò che lo rende interessante, come ha osservato John Calambokidis, ricercatore del National Geographic e biologo studioso degli animali, è soprattutto il fatto che le balenottere azzurre antartiche sono molto rare e sono difficili da vedere e da studiare.
La specie, in via di estinzione, può raggiungere una lunghezza di 30 metri e un peso che arriva a 180 tonnellate. Il cucciolo mostrato nel video secondo gli studiosi ha un’età di circa sei mesi. Di solito i balenotteri rimangono con  le loro madri per sei-otto mesi, dopo i quali si allontanano dalla madre e cominciano a viaggiare da soli,  a differenza di quelli appartenenti a specie di balene più sociali, come orche e capodogli.

Le balenottere azzurre, apprezzate per le loro grandi dimensioni, sono state cacciate fino alla prima metà del 20° secolo fino a rischiare la totale estinzione. Prima la popolazione, che viveva principalmente intorno all’Antartide, ammontava a 300mila esemplari.
Da quando la loro caccia è stata proibita, secondo la Sea Shepherd Society ci sono segnali incoraggianti per la ripresa della specie, il cui numero sta lentamente aumentando fino ad arrivare a 10mila o forse 20mila elementi.
Se la caccia per loro non rappresenta più un pericolo, oggi le minacce maggiori sono rappresentate dagli urti accidentali da parte delle navi sulle rotte più trafficate. Per questo alcune rotte di navigazione sono state modificate e i capitani sono stati istruiti per tenere gli occhi aperti. I risultati non si sono ancora rivelati soddisfacenti, in quanto le balenottere azzurre hanno difficoltà a evitare le navi in arrivo, in quanto forti della loro dimensione non tendono a riconoscere il pericolo.