Turchia, un villaggio riemerge nei pressi di Diyarbakir

Dagli Anni '90 a oggi, una diga rotta restituisce un piccolo villaggio alle porte di Diyarbakir, città Patrimonio dell'Unesco

Una diga rotta restituisce a locali e turisti uno splendido villaggio nei pressi di Diyarbakir, in Turchia. Molti i curiosi recatisi sul posto, in attesa di scoprirne il futuro.

In Turchia si riscopre lo splendore di un villaggio sommerso nei pressi di Diyarbakir, che vanta ora un nuovo motivo per rafforzare il proprio status di meta turistica di grande attrattiva. Non propriamente una scoperta archeologica di grande spessore, considerando come la “sparizione” del villaggio sia avvenuta soltanto nel 1997. Si era dunque a conoscenza della sua presenza ma, nonostante questo, non è di certo mancata una grande sorpresa nel riscoprirla dopo la rottura di una diga.

Ponte di Diyarbakir
Fonte: iStock
Diyarbakir – Patrimonio dell’Umanità (Unesco)

Le acque hanno restituito svariati edifici del villaggio ancora in buono stato di conservazione. Tra questi molte case, la madrasa, la moschea e alcune strutture di particolare importanza storica. Basti pensare alla tomba del Profeta Elisha, che negli anni ’90 venne del tutto svuotata in previsione dell’allagamento avvenuto in seguito alla realizzazione della diga. Non è ancora chiaro quale sarà il futuro del villaggio nei pressi di Diyarbakir, considerando come il suo ritorno a galla sia frutto del caso e non di un progetto istituzionale.

La Turchia non potrà però ignorare il gran numero di curiosi che si stanno avvicinando al sito. La rilevanza storica non fa che attirare turisti e locali, attratti principalmente da Diyarbakir, storica capitale del Kurdistan turco, che oggi non esiste più, almeno ufficialmente. In attesa di capire quale sarà il futuro del sito rinvenuto, si consiglia caldamente di organizzare una visita, qualora ci si trovasse in Turchia o si avesse in programma un viaggio. Deviazione dettata soprattutto dal centro storico di Diyarbakir, di gran valore e bellezza, tra mura romane e bizantine, giardini Hevsel sul Tigri, la grande moschea e le antiche fortificazioni. Elementi di tale pregio da rientrare nei luoghi tutelati dall’Unesco, che ha definito la città vecchia Patrimonio dell’Umanità.

Si consiglia di recarvisi intorno al 21 marzo, considerando come in tale giornata si celebri la festività persiana di Nawrūz, antico rito persiano che celebra il nuovo anno, con canti, balli e strade ricche di colori. Una festività molto sentita, che merita d’essere vissuta di persona e non attraverso semplici post sui social.

Diyarbakir
Fonte: iStock
Diyarbakir – Patrimonio dell’Umanità (Unesco)