Trenord: 460 mila passeggeri per “The Floating Piers”

The Floating Piers: il successo raccontato con i numeri di Trenord. Corse sempre piene per raggiungere la struttura galleggiante realizzata da Christo

Il The Floating Piers è stata una delle installazioni artistiche più originali degli ultimi anni. Realizzato sulle acque del lago Iseo, ha catturato l’attenzione di numerose persone tra cui turisti ed abitanti del posto. L’idea di costruire dei pontili galleggianti sui quali la gente potesse camminare è nata nel 2014, quando Christo Vladimirov Yavachev vide per la prima volta il lago lombardo. Ma il The Floating Piers non è stata l’unica opera d’arte di grandi dimensioni che ha realizzato.

L’ultima creazione di Christo risale infatti al 2005, anno in cui l’artista bulgaro realizzò a New York il The Gates con l’aiuto della moglie Jeanne-Claude. Così come accadde circa 10 anni fa al Central Park, anche questa installazione ha registrato un enorme successo. A parlare sono stati i numeri, che sono andati oltre ogni aspettativa: secondo quanto accaduto nei primi giorni di apertura dei pontili galleggianti, ci si sarebbe aspettata un’affluenza di circa 450 mila visitatori, ma tale numero, a conti fatti, non raggiunge neanche la cifra registrata da Trenord.

La società ferroviaria lombarda ha superato i 460 mila turisti trasportati dalle zone limitrofe al The Floating Piers. In totale, l’opera realizzata da Christo ha visto raggiungere cifre da record: i visitatori sono stati infatti più di un milione e mezzo. Il fatto che l’artista bulgaro abbia creato una installazione nuova, aperta a tutti e soprattutto al passo con i tempi, ha sancito l’enorme successo che è stato constatato nel giro di poco meno di un mese. Le passerelle, lunghe circa 4,5 km, hanno fatto sì che le persone potessero camminare sull’acqua del lago d’Iseo e raggiungere a piedi Monte Isola e San Paolo.

Il tutto è stato realizzato mediante l’utilizzo di circa 200.000 cubi di polietilene ad alta densità ricoperti da un tessuto giallo vivace. Il costo di Floating Piers, finanziato dalla vendita delle altre opere di Christo, è stato interamente smontato il 4 luglio e i materiali utilizzati sono stati poi destinati al riciclo. Ad oggi, a distanza di circa due settimane dalla chiusura dei pontili galleggianti, non resta alcuna traccia dell’opera, se non una cifra da record e un bel ricordo nelle menti di chi lo ha potuto visitare.