Sparita la Casalinga di Voghera: è finita in un garage

La statua, dopo successivi spostamenti, è stata definitivamente rimossa

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Redazione

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casalinga-voghera_1217L’immagine delle casalinghe di Voghera, la statua che raffigurava una donna con il grembiule e il piumino della polvere, è sparita dalle strade della città.

La raffigurazione non ha avuto vita facile, a partire dalla nascita, quando nel 2006 la trasmissione Rai “Il treno dei desideri”, regalò la statua all’Associazione delle casalinghe di Voghera. In pochi anni di vita la sua collocazione non è stata mai la stessa.

Forse l’effige non ha riscosso molto successo tra i cittadini, tanto che prima era stata collocata nel cortile di una municipalizzata, poi fu spostata nella sede dell’ex macello e in seguito fu trasferita alla fiera e ora è probabilmente riposta in un magazzino. L’idea della statua era partita bene ed è finita male.

L’origine dello stereotipo nacque nel lontano 1966 quando il Servizio Opinioni della RAI avviò un’inchiesta per accertare il livello medio regionale di comprensione delle parole di attualità politica. Il gruppo che, fra quelli interrogati per l’inchiesta, dimostrò il tasso di comprensione meno elevato era composto da casalinghe di Voghera, in provincia di Pavia.

In realtà l’espressione fu rivendicata anche dallo scrittore Alberto Arbasino, nato a Voghera, che l’avrebbe utilizzata negli anni sessanta, in alcuni suoi articoli di critica letteraria su L’espresso, in cui si riferiva alle sue zie di Voghera come rappresentative di un solido buon senso lombardo. Da lì la volontà di farsi conoscere e dimostrare la propria identità delle donne dell’associazione con l’arrivo della statua.