SeaOrbiter, una casa sottomarino per studiare gli abissi

Navigherà tra gli oceani alla scoperta di antiche vestigia e nuove forme di vita

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Redazione

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Se lo vedesse il Capitano Nemo se ne innamorerebbe immediatamente. Il SeaOrbiter sarà il Nautilus del nuovo millennio.

Sarà pronto alla fine del 2014 e prenderà il via nel 2015 SeaOrbiter, un particolarissimo laboratorio marino galleggiante che permetterà agli esploratori e ai robot sottomarini di studiare le profondità del mare, le faglie terrestri e di scoprire vestigia nascoste negli abissi più nascosti.

Sarà l’unico vascello al mondo in grado di esplorare costantemente le profondità oceaniche e permetterà di vivere sotto il mare per un lungo periodo di tempo.

Realizzata in alluminio riciclabile, questa casa sottomarina ospiterà dalle 18 alle 22 persone su 12 livelli di cui 6 sott’acqua. I primi due piani saranno destinati alle camere e alla cabina armatoriale, il terzo ai sevizi ingienici e altri due livelli avranno aree comuni per la vita degli ospiti, mentre il livello più basso servirà agli esploratori subacquei.

Dei sei piani sopra il livello del mare, i primi tre saranno destinati a ospitare i laboratori scientifici, il quarto e quinto serviranno per lo stoccaggio del materiale utile durante la navigazione e l’ultimo piano sarà il ponte di osservazione con una visione a 360°.

Il progetto di SeaOrbiter è dell’architetto francese Jacques Rougerie. Sarà alimentato con le correnti del mare e con energie rinnovabili (solare ed eolica). Sulla cima saranno installati sistemi di comunicazione con antenne e radar e sistemi di alimentazione energetica come le pale eoliche e i pannelli solari.

La prima tappa di SeaOrbiter sarà nel Mar Mediterraneo, poi proseguirà verso l’Oceano Atlantico, il Pacifico e infine l’Oceano Indiano