I sardi sono la popolazione più longeva d’Italia

Una ricerca scientifica dimostra che nell'isola è ancora "vivo" il Dna degli uomini preistorici che vissero in Sardegna 12mila anni fa

È stato scoperto che il Dna dei primi abitanti della Sardegna è ancora vivo. Forse è per questo che sull’isola si vive più a lungo? Sulla longevità dei sardi se ne parla da tempo, ma poche persone – a parte i sardi stessi – ne sono convinti.

Dieci anni fa, infatti, secondo uno studio la provincia di Nuoro era stata identificata come l’area con la più alta concentrazione di centenari d’Italia, facendo essa parte di quelle zone naturali del mondo dette ‘blue zone’ accomunate da una bassa incidenza di malattie, come il cancro, e da un’alta percentuale di persone che superano i 90 anni.

Ora uno studio scientifico appena pubblicato lo dimostra perché questa teoria è vera.

Il professor Francesco Cucca dell’Università di Sassari nonché direttore dell’Istituto di ricerca genetica e biomedica del Cnr, ha condotto uno studio i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista Molecular Biology and Evolution.

Egli ritiene che il Dna dei più antichi abitanti della Sardegna continui a “vivere” a distanza di oltre 12.000 anni nell’attuale popolazione sarda. Il motivo è dovuto all’isolamento plurimillenario in cui hanno vissuto gli uomini preistorici di quest’isola che ha reso il Dna dei sardi unico in Europa e capace di svelare importanti indizi sul popolamento del Vecchio Continente.

Lo studio è stato condotto su 3.491 sardi moderni e 21 sardi antichi, i cui resti provengono da siti archeologici datati da 4.000 a 6.000 anni fa.

I dati molecolari ottenuti sono stati confrontati con un database mondiale di oltre 50.000 genomi moderni e circa 500 antichi: tra questi anche il famoso uomo di Similaun, meglio conosciuto come Ötzi (la cui mummia è visibile al Museo archeologico di Bolzano), che non ha mostrato di avere particolari ‘parentele’ con il popolo sardo, al contrario di quanto ipotizzato in precedenza.

Con questo studio genetico sui sardi è quindi dimostrato che nelle popolazioni europee moderne è ancora possibile trovare tracce importanti degli antenati, il cui pool genetico potrebbe essersi conservato soprattutto nell’area del Mediterraneo. Lo studio ha anche dimostrato che i primi abitanti della Sardegna provenivano da regioni geografiche differenti, il che avrebbe reso questa ‘razza’ molto più forte di altre.