Roma come Pompei: scoperta una villa con affreschi, mosaici e mobili intatti

A Roma è stata portata alla luce una casa romana rimasta intatta, con affreschi, mosaici, mobili e lo scheletro di un cane

Foto di SiViaggia

SiViaggia

Redazione

Il magazine dedicato a chi ama viaggiare e scoprire posti nuovi, a chi cerca informazioni utili.

Roma continua a sorprendere: in questi giorni infatti gli archeologi hanno portato alla luce un’antica casa in legno rimasta miracolosamente intatta. Sono trascorsi secoli eppure all’interno di questa abitazione il tempo sembra essersi fermato. Tutto a causa (o per fortuna) di un incendio, le cui fiamme avrebbero avvolto l’edificio fra il II e il III secolo d.C., “pietrificando” ogni cosa, proprio come a Pompei.

Il ritrovamento è avvenuto durante gli scavi per la Metro C, fra via della Ferratella e via Amba Aradam. A effettuare la scoperta gli archeologi della Soprintendenza di Roma guidata da Francesco Prosperetti, che hanno scavato in un pozzo a quasi dieci metri di profondità. Dopo tanta fatica ciò che è venuto alla luce ha lasciato tutti a bocca aperta: la casa romana è infatti rimasta pressoché intatta. Al suo interno sono stati rinvenuti affreschi, sgabelli, tavolini, ma anche lo scheletro di un cane e quello di un gatto.

Lo scavo si trova alle pendici del Celio, il colle in cui in età imperiale vennero erette le ville degli aristocratici romani. I primi resti della casa erano stati evidenziati lo scorso maggio quando gli archeologi avevano trovato i resti del solaio carbonizzato. In seguito erano stati riportati alla luce dei mosaici e dipinti sulle pareti e sul soffitto del piano superiore, come pure resti di mobilio (uno sgabello, un tavolino e una cassapanca).

Lo scheletro del cane si trovava, insieme a quello del gatto, vicino all’ingresso, segno che gli animali sarebbero morti dopo essere rimasti intrappolati nella casa durante l’incendio. La prima ipotesi è che le fiamme siano divampate in seguito ad un terremoto, ma la conferma potrà arrivare solamente dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. Nel frattempo gli scavi continuano, nel tentativo di ricostruire la storia della villa e di scoprire cosa sia accaduto a chi vi abitava. E c’è già chi è pronto a definire la casa romana perfettamente conservata come la “nuova piccola Pompei”.