Una nave romana giace sui fondali dell’Arcipelago della Maddalena

Alcune anfore e altri oggetti rimasti sepolti nei fondali marini per millenni sono venuti improvvisamente alla luce

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Redazione

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A un anno di distanza dal ritrovamento di un relitto di epoca romana nel mare della Gallura, nel Nord della Sardegna, al largo delle coste dell’isola, nell’Arcipelago della Maddalena, è avvenuta una nuova e straordinaria scoperta archeologica: una nave dell’epoca romana imperiale.

Un ceppo d’ancora di piombo della lunghezza di circa due metri e un collo d’anfora di terracotta di medie dimensioni, rimasti sepolti nei fondali marini per millenni, sono venuti improvvisamente alla luce.

Il fatto è avvenuto nel corso di alcuni servizi di controllo delle aree marine protette e dei siti archeologici sommersi effettuati dai Carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale di Cagliari insieme al Nucleo Subacquei che, in collaborazione con i funzionari archeologi subacquei della Soprintendenza dei Beni culturali di Sassari e di Cagliari, si sono immersi a una profondità di circa 30 metri e hanno trovato i due importanti reperti.

Il punto esatto del ritrovamento è nel mare fra l’isola di Santo Stefano e La Maddalena. Probabilmente facevano parte di un carico di merci provenienti dalla Spagna, ma sono in corso accertamenti da parte della Sovrintendenza per stabilire la rotta della nave. Il sito e i reperti individuati, riconosciuti di particolare interesse culturale, saranno sottoposti a vincolo dalla soprintendenza di Sassari.

Molto probabilmente, come è avvenuto per il relitto della Gallura, non sarà recuperato per non causare danni alla struttura e i sub appassionati di antichità potranno ammirarlo direttamente sul luogo del naufragio.