Micro-cation: è la vacanza breve il futuro dei viaggi?

Vacanze non più lunghe di quattro notti, spesso in destinazioni "minori": ecco come le micro-cation amate dai giovanissimi stanno cambiando il modo di viaggiare

Il tempo delle lunghe vacanze è finito? Così sembra. O, perlomeno, sembra essere questa la tendenza tra i giovanissimi. Tanto che c’è persino un termine per definire il nuovo trend: “micro-cation”, dalla fusione tra “micro” e “vacation”.

Che i più giovani amino viaggiare non è certo un mistero. Tuttavia – un po’ per le nuove professioni che, specie se si è liberi professionisti, comportano ritmi di lavoro non-stop un po’ per i compensi che (al contrario) sono sempre più bassi – le loro vacanze sono decisamente diverse da quelle delle generazioni che li hanno preceduti. Al posto di lunghi viaggi (le classiche 2 o 3 settimana di relax), i Millennials si regalano brevi fughe dall’ufficio.

Ma cos’è, di preciso, una micro-cation? Si tratta di una vacanza lunga in genere quattro notti, una sorta di long-weekend che – al sabato e alla domenica – unisce il giovedì e il venerdì o il lunedì e il martedì. Può essere un buon modo per sfruttare al massimo il proprio tempo libero, e per vedere nel corso dell’anno tanti posti diversi. Secondo un rapporto di Allianz Global Assistance, il 21% dei Millennials si regala in genere micro-vacanze da 3 o 4 notti, il 12% da 1 o 2 notti. E, il 29%, sostiene di prenotarne almeno tre durante l’anno.

Il successo delle micro-cation è dettato, più che altro, da una questione economica. Sembra che il periodo delle vacanze estive lunghe 15 o 20 giorni stia tramontando, e che i giovani preferiscano viaggiare più spesso e per periodi più brevi: trovano più semplice staccare per meno giorni, e spesso lo fanno in concomitanza di eventi privati (come i matrimoni, in genere utilizzati per scoprire nuove località), di festival o di eventi sportivi.

E questa nuova tendenza avrebbe un risvolto positivo anche per il turismo. I soggiorni brevi sono perfetti per andare alla (ri)scoperta di destinazioni nazionali o comunque di Paesi vicini che – fino a qualche tempo fa – venivano trascurate per lasciare spazio mete esotiche e lontane. Potrebbe essere una risposta all’overtourism, dunque. O semplicemente, guardando all’Italia, un modo per i piccoli borghi, per le città “minori” e per le località di mare e di montagna meno note per vivere una nuova vita, grazie all’animo social dei più giovani che i luoghi in cui vanno amano fotografarli e condividerli sul web.

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