Il Mar Morto sta lentamente morendo

A causa dei cambiamenti climatici il mare di sale è destinato a scomparire per sempre

Il punto più basso della Terra è il Mar Morto e si trova a circa 395 metri sotto il livello del mare. Il grande “mare del sale”, questo il suo significato letterale in ebraico, è in realtà un lago, situato tra Israele e la Giordania.

Nell’antichità veniva chiamato anche Asfaltide, Mare Salato, Mare Aggressivo e Mare del Destino. È un lago terminale, in quanto non ha emissari, alimentato dalle acque del Giordano. Alla base del suo nome
il grado di salinità (troppo) elevato, che non consente alcuna forma di vita, fatta eccezione fatta per microrganismi, alghe e un’unica specie di gamberetto che riesce a sopravvivere.

Eppure i sali estratti dal Mar Morto hanno tantissime proprietà benefiche e curative: sono, per esempio, un rimedio naturale straordinario per curare la cellulite e il ristagno dei liquidi. Ma questi sali apportano molti benefici anche in caso di dermatiti, psoriasi e di problemi muscolari.

In superficie scorrono le acque meno salate, che si confondono con quelle del fiume Giordano, che però non riescono a raggiungere le metrature più basse. Scendendo a 40 metri di profondità, la salinità diventa di 300 grammi per ogni chilogrammo di acqua, pari a 10 volte quella presente negli oceani. Il che permette a chiunque di galleggiare senza troppi sforzi, mentre complica notevolmente la capacità di nuotarvi.

Eppure il destino del Mar Morto sembra segnato e sembra essere destinato a scomparire per sempre: secondo gli esperti l’Asfaltide starebbe per morire in quanto, essendo il punto più basso nonché uno dei più caldi, l’evaporazione non è sufficientemente compensata dall’afflusso delle acque del Giordano e degli altri corsi d’acqua e neppure dalle precipitazioni. Inoltre, le industrie di carbonato di potassio che si trovano attorno al mare esasperano la discesa del livello del lago, che perde 1,2 metri ogni anno.

Sono attualmente al vaglio diverse soluzioni che consentano di rialzare il livello del lago. La Banca Mondiale sta studiando da decenni una proposta per ricostituire le acque del Mar Morto a Nord, attraverso una canalizzazione dell’acqua proveniente dal Mar Rosso (il quale dista circa 160 km). I costi di tale opera sono stimati in circa 15 miliardi di dollari e con effetti collaterali ambientali imprevedibili. Tra l’altro, tale canale, battezzato Red-Dead, richiederebbe tempi di costruzione molto lunghi.