Le Uber dei cieli: volare low cost con i jet privati

Spostarsi comodamente su un jet privato è una possibilità che fino a poco tempo fa era riservata esclusivamente ai milionari

Un jet privato per spostarsi comodamente verso la destinazione preferita senza dover dipendere dalle rotte delle compagnie aeree e dai loro orari di volo. Una possibilità che fino a poco tempo fa era riservata esclusivamente ai milionari e che le persone anche benestanti potevano soltanto auspicare: due anni fa solo l’1% della popolazione mondiale poteva permetterselo.

Ora però la sharing economy è arrivata anche nei cieli ed ecco così la possibilità di usufruire di un ‘passaggio’ da parte del jet privato di un’altra persona. In alcuni casi anche a costo zero. E secondo quanto riporta Business Insider il mercato, ancora agli albori e riservato a pochissimi – uomini d’affari, sportivi professionisti, personaggi famosi con una buona disponibilità economica – vale già 40 miliardi di dollari.

Sono diverse le realtà che mettono in contatto chi cerca un volo per una determinata destinazione e gli operatori di jet e proprietari di veicoli privati. Un vantaggio per tutti, dato che un aereo privato viene utilizzato per 200 ore all’anno quando potrebbe coprirne 1.500. In più grazie al volo privato si può arrivare in aeroporto, direttamente sulla pista, 20 minuti prima del decollo, fare il check-in separatamente e salire subito a bordo. Tra queste realtà c’è ‘FlyVictor’, a cui ci si può rivolgere anche per un solo volo senza dover fare l’iscrizione annuale dietro pagamento.

Il 96% del mercato, come da lei stessa sostenuto, è però di ‘JetSmarter’. La società, fondata dallo statunitense Sergey Petrossov, ha appena ricevuto una valutazione di 1,5 miliardi di dollari. I suoi 7.000 membri – la tassa di iscrizione annuale costa 15.000 dollari – hanno a disposizione 50 tratte e 5.000 voli mensili tra gli Stati Uniti, l’Europa e il Medio Oriente.

Vi sono poi altre realtà – ‘SurfAir’, ‘StrataJet’, ‘Rise’ e ‘WheelsUp’ – che, come segnala ‘Business Insider’, o si concentrano sugli Stati Uniti o non sono competitive come ‘FlyVictor’ e ‘JetSmarter’.
Le ‘Uber’ dei cieli sono società attraverso le quali non solo è possibile avere l’accesso al jet sharing ma anche all’‘empty legs’ e ai voli on demand, anche se questi sono più costosi rispetto alle altre due opzioni e a volte possono essere più cari di un volo in business class con un aereo di linea.