Le allergie in vacanza: ecco a cosa bisogna stare attenti

Insetti, meduse, ma anche pesce e cibi esotici potrebbero rovinare una bellissima vacanza

Ogni stagione ha le sue peculiari forme di allergia, ormai è un dato di fatto. Mai abbassare la guardia, soprattutto in vacanza. E’ ancora elevato il rischio di punture di imenotteri, come api, vespe e calabroni, a causa del tempo trascorso all’aperto e per la superficie corporea scoperta.

Se vi trovate in località balneari, attenzione a non inimicarvele, possono provocare anche shock anafilattico. Ecco i consigli della SIAAIC, Società Italiana Allergologia ed Immunologia Clinica.

Se avete scelto località esotiche con dieta ed alimentazione molto diverse da quelle mediterranee, attenzione alla frutta “poco conosciuta”, come kiwi, ananas, mango, papaya e avocado. Ma anche una cena in un ristorante, al termine di una giornata, tra passeggiate e ultimi tuffi, può nascondere tante insidie. L’ingestione di pesce e frutti di mare crudi, per esempio, possono provocare reazioni anafilattiche sia per allergie specifiche che per infestazione di anisakis, che può trovarsi nel merluzzo, tonno, acciughe, alici, sgombro e sardine. Attenzione anche a frutta secca e alla frutta con il nocciolo, come pesche e albicocche, presenti praticamente ovunque.

Massima allerta anche al mare. Le punture di meduse o di particolari pesci del Mar Rosso o dei Caraibi possono indurre reazioni allergiche anche pericolose. E se ormai la tintarella è un ricordo purtroppo lontano, non esagerate con le ultime esposizioni: il sole aumenta il rischio di reazioni cutanee, in aggiunta al maggior uso di prodotti solari contenenti potenziali allergeni, sopratutto in chi soffre di dermatite da contatto. E’ sempre consigliabile usare prodotti solari e altre creme ipoallergeniche a indice di protezione elevato; meglio non usare prodotti
profumati, che attirano insetti, e non mangiare panini o altro all’aria aperta: il cibo attira gli insetti.

In montagna la paura è data dagli allergeni presenti nell’aria, come pollini di composite, ossia i “fiori gialli”, e di parietaria, una pianta urticante. Qui volano nell’aria pollini di graminacee, pollini derivanti da erbacce dei campi ma anche da piante nobili come il grano e altri cereali.