Il Lago di Como come Dubai: isole artificiali e resort a Varenna

Un progetto faraonico prevede la costruzione di due isolotti artificiali nel bel mezzo del Lago di Como

Non siamo a Dubai, ma nel bel mezzo del Lago di Como, tanto caro al Manzoni. Sulle brochure turistiche è definita la ‘perla del Lario’. Stiamo parlando di Varenna, un antico borgo di pescatori sul ramo di Lecco del lago.

L’idea è di creare due atolli artificiali nella baia di Olivedo (GUARDA LA MAPPA), uno scorcio da cartolina, dirimpettaia dell’altrettanto deliziosa Bellagio che si affaccia sulla sponda comasca del lago, uno dei più famosi al mondo.

Come nell’Emirato di Dubai, dove sono state realizzate tre isole a forma di palma (The Palm), così nello specchio di lago davanti alla località turistica si potranno costruire due atolli di un diametro di 2-3 chilometri.

Il piano di governo del territorio prevede una destinazione turistica per la baia. Sulle due isole dovrebbe sorgere un resort da 120 posti letto, negozi, ristoranti, un enorme parcheggio e una marina.

La notizia riportata dai principali quotidiani ha suscitato scalpore ma soprattutto polemiche da parte degli abitanti della zona e dalle associazioni ambientaliste, Fai (Fondo ambiente italiano) e Legambiente.

Il borgo di Varenna si articola in un reticolo di viuzze che calano ripide verso il Lago di Como, dove le case si specchiano nell’acqua come in certe zone della Liguria. I turisti, specialmente con la bella stagione, adorano visitarla. Il centro storico è dominato dal campanile della Chiesa di San Giorgio. Sulle sponde del lago si trova la splendida Villa Monastero, un ex monastero trasformato in villa con giardino di grande impatto scenografico, mentre il borgo è dominato dall’imponente Castello di Vezio, di proprietà privata, aperto al pubblico nei weekend da aprile a ottobre. Si narra che Teodolinda, regina dei Longobardi, trascorrendo i suoi ultimi anni sul lago, avrebbe fatto costruire il castello per lasciare una traccia visibile della sua fede nel Cristianesimo.

Ora il dubbio è salvaguardare il paesaggio o promuovere il turismo?