Estate a singhiozzo e futuro ghiacciato, le previsioni meteo a lungo termine

Dopo l'afa rovente il tempo cambia. Ecco le previsioni

Abbiamo incontrato Roberto Madrigali, “meteo-man”, presente su numerosi emittenti toscane, che ha spesso fatto parlare di sé. Personaggio controcorrente, da tempo nega decisamente il surriscaldamento del pianeta, l’effetto serra, ribaltando completamente la prospettiva. Secondo Madrigali il futuro sarà freddo, anzi freddissimo. L’arrivo di una nuova era glaciale è il vero problema da affrontare su scala globale. Oltre alle previsioni per l’estate 2015, abbiamo chiesto perché il nostro futuro sarà ghiacciato.

Come sarà il tempo in questo mese di luglio appena iniziato?
Le temperature tendono ad alzarsi, senza eccessi, perché non siamo di fronte all’arrivo di una struttura imponente di alta pressione. Piuttosto siamo all’interno di un periodo climatico non stabile, al contrario di quanto accadeva negli anni ’80-’90. Sarà un’estate simile a quella dello scorso anno, un’estate insomma caratterizzata dalla variabilità.

Cosa intende per periodo climatico?
La fase a cui facevo riferimento che dava luogo a lunghe estati calde e afose è considerata un optimum climatico, della durata di vent’anni circa con il suo apice nel quinquennio 1990-95. Quando c’è stato un forte incremento delle temperature a livello mondiale. Questo è avvenuto perché si è creata una configurazione che ha richiamato aria più calda dalle latitudini subtropicali.

Qual è la condizione che permette il richiamo di aria calda?
Le correnti a getto, jet stream, sono flussi di aria circumpolare che comandano il trasporto delle masse d’aria fredda e la variabilità. Secondo i miei studi decidono l’aspetto meteorologico mondiale, le vicissitudini stagionali e anche il clima. A seconda di come si dispone la corrente a getto si determina il tempo al suolo.

Quest’estate come è disposta la corrente a getto?
La componente a getto polare ha modificato la sua direttrice, spostandosi verso Sud, determinando in questo ventennio appena iniziato una maggiore variabilità. L’estate è “a singhiozzo” con momenti caldi che durano al massimo una settimana e si alternano a fasi temporalesche molto violente.

Dovremo dimenticarci per un po’ le estati calde?
Sì, in questo ventennio sul Mediterraneo la condizione di instabilità estiva si ripresenterà. Ci sarà il caldo intenso ma sarà alternato alle precipitazioni abbondanti e all’abbassamento delle temperature. Questi contrasti possono generare problemi e danni causati dalle piogge intense.

Dopo l’estate cosa dobbiamo aspettarci?
La ricerca che stiamo seguendo con Clive Best, studioso di meteorologia, ha evidenziato che la corrente a getto ha un andamento ciclico mensile che fa pensare all’influenza della Luna, ovvero della forza gravitazionale della Luna proprio su questo fluido d’aria che è il jet stream. Su questo ho scritto anche un libro: Il futuro della Terra è scritto nella Luna.

Qual è la sua previsione per l’autunno e la fine dell’anno?
Maggiore contrasto anche nel periodo autunnale, quando gli eventi piovosi saranno localizzati e anche a carattere alluvionale e di bombe d’acqua. Prevedo situazioni da monitorare, da allerta idrogeologica. Nel periodo invernale di nuovo si assisterà a instabilità con freddi molto intensi. Fino al 2030 saremo sottoposti a un peggioramento continuo. Si vede già nell’inverno australe appena iniziato un insinuarsi di aria molto fredda.

E’ vero che ha ipotizzato il ritorno di un’era glaciale?
Il Pianeta sarà soggetto a un processo degenerativo di precipitazioni piovose e nevose. Si prevede un raffreddamento scatenante per una prossima era glaciale. Anche l’Artico sta avendo un aumento della sua estensione, dopo il minimo raggiunto per inerzia alla fine dell’optimum climatico. C’è più da preoccuparsi di un raffreddamento globale, piuttosto che del riscaldamento.

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