Innalzamento del livello dei mari, mai così da 3000 anni

L'allarme degli scienziati: in un secolo è aumentato di 14 cm. L'invasione degli anfibi

L’innalzamento del livello dei mari non è mai stato così rapido da 3.000 anni: a causa dei cambiamenti climatici, nello spazio di un secolo, tra il 1900 e il 2000, il livello è aumentato di 14 cm, fenomeno mai visto in tre millenni. E’ l’allarme lanciato da alcuni scienziati Usa, che hanno pubblicato uno studio per l’Accademia americana delle Scienze.

L’indagine si basa su un nuovo metodo statistico sviluppato presso l’Università di Harvard , i cui risultati hanno evidenziato inoltre una diminuzione del livello degli oceani di circa otto centimetri tra l’anno Mille e il 1400, quando si verificò un raffreddamento globale di 0,2 gradi. “È sorprendente vedere una tale variazione del livello degli oceani legata a un così leggero abbassamento della temperatura nel mondo”, ha sottolineato Robert Kopp, professore della Rutgers University, New Jersey.

Senza il riscaldamento globale avvenuto a partire dall’era industriale, l’innalzamento del livello di mari e oceani nell’ultimo secolo sarebbe stato solamente della metà di quello realmente avvenuto.  Negli ultimi cento anni l’aumento invece “è stato straordinario rispetto agli ultimi tre millenni: l’innalzamento degli oceani ha addirittura subito un’accelerazione negli ultimi 20 anni”, ha osservato il professor Kropp. Oggi la temperatura media globale è di un grado superiore a quella registrata a fine del XIX secolo, ha aggiunto.

I dati della ricerca si sono basati su rilevamenti compiuti sulle maree in 66 diverse aree del mondo negli ultimi 300 anni. Secondo gli scienziati il livello del mare “crescerà molto probabilmente da 51 cm a 1,3 metri, se il mondo continuerà a dipendere in larga misura anche dai combustibili fossili”.

Intanto le conseguenze del riscaldamento globale e dell’innalzamento dei mari cominciano a farsi sentire.
Gli animali marini anfibi, trovandosi in difficoltà in acque sempre più calde e povere di ossigeno, scelgono di vivere sulla terraferma, non solo ai Tropici ma anche in Italia. Sulle spiagge della Toscana un team di zoologi dell’Università di Firenze ha registrato una vera e propria invasione di migliaia di granchi, appartenenti alla specie pachygrapsus marmoratus, spinti sulla terraferma dalle temperature troppo alte dei mari e dalla carenza di ossigeno.

I cambiamenti climatici non risparmiano nemmeno le specie terrestri, con alterazioni delle fasi di letargo, mancate migrazioni di specie, un tempo puntualissime nel lasciare l’Italia e che invece non si muovono dal nostro Paese, piante che germogliano con mesi di anticipo, insetti che ronzano vispi anche in pieno inverno, quando dovrebbero essere in quiescenza.