In viaggio con Vincenzo Salemme: una vita in albergo

L'attore e regista è sempre in viaggio per lavoro

Attore, regista e drammaturgo, Vincenzo Salemme è sempre in ballo a fare e disfare le valigie per lavoro. Per questo quando ha del tempo libero ama starsene tranquillo. Ma, ammette, ama molto quel senso di libertà che gli regala l’alloggiare negli hotel.

Ama viaggiare?
Viaggio molto per lavoro. Nel tempo libero in realtà lo faccio poco perché preferisco stare a casa. Mi piace molto stare in albergo per la sensazione di libertà che mi dà. Non amo molto le radici familiari, non sono uno che sente “la sua casa”, “la sua macchina”… a me piace la mia vita, la mia libertà, ma non le mie cose. Di quelle non me ne frega niente.

La città che preferisce?
New York perché trovo che sia come una bambina che nasce tutti i giorni. Non decide mai chi è, mi sembra come i bambini che cambiano idea da un momento all’altro. È imprevedibile.

Il Paese più bello?
Non ho visitato molti Paesi a dire la verità. L’Italia mi sembra fantastica. Abbiamo città belle ognuna per un motivo. Di Napoli mi piace la natura. Palermo mi piace per i suoi suoni e i suoi colori. Torino per i suoi palazzi. Milano per il tipo di vita. E poi c’è Roma che è veramente la città più bella del mondo. Dove trovi un altro posto dove vedi le rovine romane passeggiando? Cammini e ti giri di qua e di là, è sempre emozionante.

Cosa non manca nella sua valigia?
Un libro e un sudoku. Adesso sto leggendo “Requiem per una pornostar” di Jeffery Deaver. Amo molto i thriller.

Avventuroso o è un tipo che programma?
Sono abbastanza pauroso, anche se a volte mi scopro abbastanza aperto.

Meta dei sogni?
Mi piacerebbe vedere la Cina.