Il tatuaggio è maschio in Polinesia

Simbolo culturale e di bellezza, ha origini antiche, e oggi è un'arte ricercata anche dai turisti in viaggio in Polinesia

Il tatuaggio polinesiano rappresenta ancora oggi l’espressione visiva dell’antica cultura delle popolazioni locali. Il simbolo disegnato è fatto per essere mostrato principalmente dagli uomini perché rappresenta uno status sociale oltre che un elemento di decorazione del corpo. I tatuaggi femminili erano meno estesi e realizzati solo in alcune parti del corpo.

Nelle tribù il tatuatore era uno specialista che godeva di un grande prestigio, gli aghi per lasciare il segno erano in osso, attrezzaura rudimentale che usava anche sostanze coloranti naturali: miscele di fuliggine ricavata dalla cottura della frutta fresca e acqua. Il colore privilegiato è il nero.

I tatuaggi tipici sono realizzati sul corpo e anche sul viso, in modo tale che un disegno possa essere sempre completato con altri motivi geometrici o simbolici. Rappresentazioni più comuni sono i disegni geometrici come triangoli (con una disposizione irregolare caratterizzava il valore dei guerrieri), ma anche simboli legati al mondo della natura, denti di squalo, stilizzazione di pesci e altri animali. Per le donne la decorazione prevede una fascia intorno alle braccia e alle gambe.

La pratica dei tatuaggi continua tra i giovani per affermare la propria identità culturale. Negli ultimi anni, Tahiti e le sue Isole hanno visto crescere una generazione di tatuatori particolarmente dotati che partecipano in tutto il mondo a fiere e manifestazioni e proprio a Tahiti in novembre si tiene Tattoonesia.