Il Taj Mahal sta diventando verde a causa di un insetto

Dopo gli attacchi di ogni tipo, dalle guerre all'inquinamento atmosferico, oggi a minacciare il monumento sono gli insetti

Il Taj Mahal a rischio: il marmo bianco con cui è costruito sta diventando verde. L’allarme è stato lanciato dagli esperti dell’Archaeological Survey of India, responsabili della conservazione del monumento più famoso dell’India nonché tra le sette meraviglie del mondo.

Se tuttavia dal 1654, giorno del suo completamento, il Taj Mahal è passato pressoché indenne attraverso attacchi di ogni tipo, dalle guerre all’inquinamento atmosferico, oggi a minacciarlo sono gli insetti. Infatti il vicino fiume Yamuna è infestato da minuscoli animali simili a zanzare, del genere Goeldichironomus, che si riproducono nelle sue acque e che, a causa della siccità degli ultimi tempi e dalla conseguente mancanza di pesci, sono proliferati avventandosi dalle pareti bianche dell’edificio. Il risultato è che le pareti del Taj Mahal, un tempo di candido marmo, oggi sono ricoperte da un guano verde e viscido provocato dagli escrementi degli insetti.

La soluzione non è semplice quanto sembri: infatti ripulire il marmo tutti i giorni danneggerebbe i delicati motivi floreali scolpiti sulla sua superficie. Gli scienziati suggeriscono invece di affrontare il problema alla fonte, cioè bonificando le acque stagnanti in cui si annidano i fastidiosi insetti.

Il Taj Mahal, in marmo bianco del Rajastan, fu fatto costruire ad Agra nel 1632 dall’imperatore moghul Shah Jahan come mausoleo dell’amatissima moglie Mumtaz Mahal, che in persiano significa “la luce del palazzo”, subito dopo la sua morte avvenuta dando alla luce il quattordicesimo figlio dell’imperatore. I lavori di costruzione del mausoleo durarono 22 anni e impegnarono 20.000 persone.  Nel marmo bianco del Taj Mahal sono incastonati 28 diversi tipi di pietre preziose e semi-preziose.