Senza la pretesa di essere novelli naturalisti, ma con la sola voglia di passare del tempo in mezzo alla natura, si può diventare appassionati di birdwatching. L’attrezzatura indispensabile è veramente scarna, basta un binocolo e una guida al riconoscimento delle specie da campo. Da quest’anno è stato pubblicato un volume indispensabile in italiano Guida agli uccelli d’Europa, Nord Africa e Vicino Oriente di Lars Svensson. Osservare gli uccelli significa scoprirli nel loro habitat, osservare il colore del piumaggio, il volo e ascoltare, riconoscendolo il loro canto.
La stagione è quella giusta per essere immersi nella migrazione primaverile e avvistare specie che sono di passaggio sulla penisola italiana. Ma anche in altri momenti dell’anno si possono scovare uccelli distintivi di certe zone e ambienti naturali. In Italia esistono oasi e torrette di avvistamento per facilitare il compito specie dei principianti, perché è fondamentale osservare gli animali da lontano senza disturbarli.
Le osservazioni devono essere documentate con un taccuino in cui si appuntano i dettagli e magari riuscire anche a fotografarli. Il young birder, è meglio scelga un luogo d’eccezione dove appostarsi con regolarità e fare i propri appostamenti. Esistono anche delle App da scaricare sul cellulare per facilitare il proprio compito, riconoscere i suoni che emettono e le razze che si incontrano.
Alcuni dei luoghi dove fare birdwatching in Italia: sul Delta del Po, per vedere uccelli nidificanti o anche solo di passaggio. In Maremma, all’interno del Parco dell’Uccellina una zona umida, l’habitat giusto per numerose specie di uccelli. In Sicilia si può visitare vicino a Siracusa la Riserva Naturale del fiume Ciane dove osservare: il cavaliere d’Italia e anche i fenicotteri. Nel Parco Nazionale del Gran Paradiso dove la star è l’aquila reale. Nel Parco del Conero vengono dove si può anche partecipare al censimento dei rapaci della zona.