La Grecia vuole far scoprire ai turisti i suoi tesori sommersi

Tra relitti, anfore e tesori: un mondo sommerso misterioso e ricco di fascino da vedere con i propri occhi nel mare della Grecia

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Redazione

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La Grecia è divertimento, bellezza. ma anche cultura e antichità. Non mancano infatti siti storici, tra archeologia e musei antichi, in cui i turisti non possano perdersi e fare un tuffo nel passato per scoprire la storia di questo meraviglioso Paese. E ora, in cerca di nuovi stimoli, la Grecia è pronta a varcare i suoi confini e aprirsi a un turismo tutto nuovo: quello subacqueo, alla scoperta dei relitti custoditi dal mare.

Una novità che di certo piacerà ai milioni di visitatori che ogni anno scelgono proprio questo Paese come meta per le loro vacanze e che promette di mostrarla in tutta la sua bellezza, a 360°.

Anche perché c’è tutta una parte inesplorata che le autorità non vedono l’ora di mostrare. Dopo aver svelato, anni fa, Pavlopetri, la città abissata tra il Peloponneso e Kythina (al largo della costa di Cape Malea e Vatika), adesso c’è una nuova parte misteriosa da scoprire. Sempre in fondo al mare.

Si tratta di un mondo sconosciuto e ricco di fascino, fatto di relitti e tesori sommersi, con segreti custoditi e cullati dalle onde del mare. Dove ci sono antiche navi, spesso ancora intatte e rimaste lì per oltre 100 anni, con un carico di storia e reperti pronti per essere mostrati al mondo. Veri e propri musei a 30 metri sott’acqua in cui ci si potrà immergere, insieme a guide specializzate, per scoprire e vedere da vicino i relitti delle navi affondate tra il 1860 e il 1970.

Un sogno che potrebbe diventare realtà molto presto. In questi giorni, infatti, è stata diffusa la notizia che entro un mese il governo greco presenterà un disegno di legge per aprire al turismo subacqueo nelle zone in cui sono custoditi questi fantastici tesori. In questo modo sarà possibile, si spera già per questo 2020, partecipare a tour organizzati per trovarsi a tu per tu con una nave antica e le sue meraviglie nascoste, come anfore, antichi reperti e altri oggetti che, in centinaia di anni, sono stati nascosti in fondo al mare.

Un modo nuovo per scoprire un pezzo di storia ancora inesplorata che si affiancherà al turismo classico ad Acropoli, Delfi, Micene, Epidauro, Corinto, Olimpia.

Del resto i turisti, nonostante la crisi, hanno premiato da sempre la Grecia che ha visto un incremento di visitatori del 12% nel 2019. E questa nuova frontiera permetterà di certo di attirare ancora più curiosi.

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Fonte: 123rf
Grecia. Fonte: 123rf