Ordinanza nel Comune di Roma vieta il fumo nelle aree verdi e parchi pubblici della Capitale dal 15 giugno fino al 30 settembre. Sono una serie di misure che servono a prevenire gli incendi ma migliorano in generale la vivibilità di parchi e giardini.
Non si parla soltanto di sigarette, ma di fumi in generale. Divieto quindi anche per fuochi, fornelli e barbecue, attività che rischiano di provocare roghi, soprattutto con l’arrivo del caldo. La mancata osservanza di tali obblighi e divieti comporterà l’applicazione delle sanzioni previste dalla legge. Niente più sigarette a Villa Borghese e barbecue vietati tra villa Ada o villa Pamphilj.
Tra le misure che servono a prevenire gli incendi si parla di “divieto assoluto di accendere fuochi per bruciare sterpaglie e residui di vegetazione, quand’anche sia per pulire terreni, pascoli, prati o per rinnovare il manto erboso.
Roma, anche se per un periodo limitato all’estate, si aggiunge alle altre metropoli come Milano e New York, dove nei parchi le “no-smoking area” sono ormai un’abitudine. Il fuoco, inoltre “deve essere sempre presidiato per evitare l’insorgere ed il propagarsi dello stesso.
Durante il periodo di rischio incendio i fuochi d’artificio, autorizzati, si devono realizzare a distanze non inferiori a un chilometro dalle aree boschive o cespugliate.