6 Paesi a rischio: le mete da evitare per le vacanze

In questo momento meglio non partire per queste destinazioni

Per evitare che le vacanze tanto sospirate si trasformino in un incubo, prima di partire è sempre bene aggiornarsi sulla situazione della meta che abbiamo scelto di visitare. Per non incappare in brutte sorprese all’arrivo è importante tenere sempre a mente le indicazioni pubblicate sul sito della Farnesina Viaggiare Sicuri e registrare i propri dati online prima di partire per qualunque viaggio all’estero. Ecco la lista dei Paesi e delle zone più a rischio in questo momento e perché:

Egitto
Lo scorso 11 luglio un ordigno è esploso in un’area adiacente l’edificio della cancelleria consolare dell’Ambasciata d’Italia al Cairo provocando danni ingenti alla struttura nonché un morto ed alcuni feriti di nazionalità egiziana. I servizi consolari sono temporaneamente sospesi fino a nuovo avviso.
In considerazione del deterioramento della generale situazione di sicurezza registrato nel Paese, si rinnova la raccomandazione di evitare i viaggi non indispensabili in Egitto in località diverse dai resorts situati a Sharm el-Sheik, sulla costa continentale del Mar Rosso, nelle aree turistiche dell’Alto Egitto e di quelle del Mar Mediterraneo, ove mantenere comunque elevata la soglia di attenzione in quanto, seppur sottoposti a controllo da parte della autorità di sicurezza, non possono essere considerati completamente immuni da possibili minacce. Si continua infatti a registrare in Egitto un clima di instabilità e turbolenza che spesso sfocia in turbative per la sicurezza e in azioni ostili anche di stampo terroristico, situazione di cui ogni connazionale che si rechi in Egitto, anche nelle aree turistiche, deve essere pienamente consapevole anche alla luce dei recenti, ripetuti episodi avvenuti in varie località, da ultimo al tempio di Karnak (Luxor) il 10 giugno.

Bali e Lombok, Indonesia
A seguito dell’eruzione del Vulcano Raung nell’est dell’isola di Java e delle conseguenti ceneri disperse nell’atmosfera, nei giorni scorsi sono stati ripetutamente chiusi cinque aeroporti Indonesiani, tra i quali si segnala particolarmente l’aeroporto internazionale di Bali, Denpasar. Gli altri aeroporti chiusi sono stati: l’Aeroporto internazionale di Lombok, Bandar Udara, quello nazionale di Lombok, Selaparang, l’Aeroporto di Banyuwangi, Blimbingsari, e quello di Jember, Notohadinegoro.  La situazione è in continua evoluzione ed i suddetti aeroporti sono soggetti a improvvise chiusure e aperture come conseguenza del mutare della direzione dei venti. Per tale ragione, ai viaggiatori diretti verso Bali e gli altri aeroporti indicati si consiglia di contattare la propria compagnia aerea al fine di avere informazioni dettagliate circa lo stato effettivo dei voli.

Malesia
La costa orientale del Sabah, nel Borneo, è stata – e continua ad essere – teatro di gravi episodi di violenza a danni di turisti. Malgrado le Autorità locali abbiano incrementato le misure di sicurezza nell’area, si assiste al ripetersi di episodi di violenza, inclusi casi di rapimento a danno di stranieri, in particolare nei tradizionali periodi di vacanza e con maggiore afflusso di turisti. Si sconsiglia pertanto vivamente di recarsi o effettuare escursioni nelle seguenti aree dello Stato di Sabah: i distretti della costa di Tawau, Sandakan, Lahad Datu, Kinabatangan, Semporna e Kunak (nei quali è in vigore il coprifuoco nelle ore notturne dalle 19.00 alle 07.00), tutta la costa orientale da Kudat a Tawau, incluse le isole. L’Avviso è da intendersi valido anche, ma non limitatamente, per le isole di Kapalai, Lankayan, Ligan, Mabul, Mataking, Pom Pom e Sipadan. Nelle aree di Kudat e Sandakan, in particolare, si registra un accresciuto rischio di possibili azioni ostili ai danni di stranieri, con riferimento ai periodi di maggior afflusso turistico.

Cina
Le Autorità cinesi segnalano l’avvicinarsi del tifone “Chan-Hom” che a partire dal 10 luglio fino al 14 luglio causerà forti piogge e venti, assieme a mare molto mosso, su tutta la costa orientale della Cina. Si raccomanda a quanti si trovassero nelle Province orientali di prestare la massima attenzione. Si ricorda inoltre che in molte città cinesi, incluse Pechino, Shanghai, Canton, Chongqing e Tianjin, si registrano altissimi livelli di concentrazione di polveri sottili, particolarmente nocive in presenza di condizioni atmosferiche di alta pressione e mancanza di vento. Si raccomanda di prendere le precauzioni necessarie ed esercitare la dovuta cautela nell’esporsi all’aperto.

Grecia
Il Governo ellenico ha prorogato la chiusura delle banche e le misure di controllo dei capitali sino al 13 luglio. Al riguardo, le Autorità greche hanno comunque specificato che tali misure non si applicano alle transazioni o ai prelievi effettuati presso gli sportelli automatici degli istituti di credito locali attraverso carte bancomat o di credito emesse da banche estere. Vi potrebbe tuttavia essere una ridotta funzionalità delle carte di credito, oltre che dei bancomat (momentanea interruzione del servizio, scarsa disponibilità di liquidità, code d’attesa, difficoltà di accettazione degli strumenti di pagamento elettronico, ecc). Si consiglia di verificare che – nei periodi previsti del soggiorno in Grecia – i servizi siano forniti regolarmente (porti, aeroporti, ferrovie, banche, ospedali, ecc.). Si raccomanda di usare prudenza durante il soggiorno, prestando attenzione a eventuali avvertenze delle autorità greche ed evitando luoghi di possibili assembramenti nelle maggiori città del Paese.

Tunisia
Dopo il grave attacco terroristico presso il complesso del Bardo a Tunisi, che il 18 marzo ha provocato diversi morti e feriti anche tra i nostri connazionali, il 26 giugno un ulteriore attentato in una struttura alberghiera di Port El Kantaoui nei pressi di Sousse ha provocato decine di morti e feriti soprattutto tra i turisti presenti. Le Autorità tunisine hanno ulteriormente innalzato il livello di allerta terrorismo in tutto il Paese, in particolare nelle aree ad elevata presenza turistica e hanno annunciato l’adozione di nuove misure anti-terrorismo che prevedono anche lo schieramento di militari riservisti nei “siti sensibili e nei luoghi che possono essere obiettivo di attacchi terroristici”. Il 4 luglio scorso è stato proclamato lo stato di emergenza nel Paese per la durata di 30 giorni. Un forte dispiegamento di forze dell’ordine è presente sulle principali arterie stradali del Paese, nelle principali aree urbane ed anche nella Capitale. Sono attivi numerosi posti di blocco con personale di polizia armato -anche in borghese- con il quale si raccomanda di collaborare pienamente. E’ inoltre fortemente sconsigliato avvicinarsi ai valichi di frontiera con la Libia e con l’Algeria.