I dieci modi per tenere vuoto il posto vicino

Le regole per non ritrovarsi accanto un compagno di viaggio per nulla piacevole. Fare i matti e non lavarsi troppo? Forse basta sorridere

Cosa c’è di peggio che affrontare un lungo viaggio con un vicino di posto che fa di tutto per risultare fastidioso?

A tutti quanti è successo di trovare un “compagno di viaggio” per nulla piacevole. C’è chi non la smette un attimo di parlare, chi si confessa manco fosse dal prete, chi urla al telefono o chi, semplicemente, pensa di essere spaparanzato sul divano di casa e non si cura di chi gli sta accanto.

In aereo i posti sono assegnati quasi sempre in maniera automatica e quindi l’unica cosa che si può fare è affidarsi alla sorte, in treno (soprattuto i regionali), in nave o in autobus si ha qualche possibilità in più.

Dave Seminara, fotogiornalista del Corriere, ha dispensato un po’ di consigli utili per lasciare un posto vuoto di fianco a voi, per un viaggio soli soletti e senza seccature. 

1. Sparpagliare le proprie cose ovunque occupando più spazio possibile, fingere insomma, che il sedile accanto al vostro sia occupato.
2. Apparire indaffarati. Parlare al cellulare, lavorare al pc. Chi arriva potrebbe decidere di non disturbare e trovare un altro posto.
3. Non guardare mai negli occhi il vostro “nemico”. Potrebbe prenderlo come un invito e chiedere seraficamente: “E’ libero quel posto?”.
4. Fingere palesemente di non stare troppo bene. Agitarsi, starnutire e tossire. Nessuno vorrà prendersi l’influenza di stagione.
5. Fare il fanatico di musica stile “hard-rock”. Indossate le cuffie ed alzate il volume al massimo. I non amanti del genere passeranno senz’altro avanti.
6. Dimostrarsi fanatici di qualcosa. Piercing, tatuaggi, semplici simboli calcistici o musicali da indossare ed ostentare. Dimostrare di appartenere ad una “casta” ben precisa, di solito, allontana chiunque non ne faccia parte.
7. Non lavarsi sarebbe eccessivo. Magari si può pensare di non abbondare con il profumo prima di mettersi in viaggio, oppure trasportare qualche pietanza dall’odore deciso. Chi è delicato di stomaco correrà a chilometri da voi.
8. Provare con il training autogeno. Ripetere nella propria mente “non ti sedere, non ti sedere, non ti sedere” e concentrarsi. Sa molto di “ultima spiaggia” ma regala una speranza.
9. Fingere di non essere totalmente sani di mente. Parlare da soli, agitarsi, fare smorfie. A meno che non salga un assistente sociale dovreste essere al sicuro. 
10. La regola aurea è questa: invece di dissaudere i potenziali invasori cercate di decidere voi chi far sedere accanto al vostro posto. Sfoderate il sorriso più luminoso di cui siete capaci e la bella bionda di turno o il tenebroso in giacca e cravatta si siederanno proprio accanto a voi. 
 
A parte gli scherzi e le esagerazioni, l’ideale sarebbe ricordarsi che molto spesso in viaggio, quando si conosce qualcuno, il tempo passa molto più velocemente e, cosa non da poco, si può sempre imparare qualcosa che non si conosce.