Como, la nuova “Città Creativa UNESCO”

La splendida Como, in Lombardia, ha ottenuto il riconoscimento di "Città Creativa UNESCO", cosa vuol dire e perché è un premio importantissimo

Obiettivo raggiunto per una città italiana elegante e raffinata: Como che ha ottenuto il riconoscimento di “Città Creativa UNESCO” in virtù dell’expertise unico nella lavorazione tessile e, in particolare, della seta.

Cos’è il progetto “Città Creativa UNESCO”

La Rete delle Città Creative dell’Unesco è stata creata nel 2004 per promuovere la cooperazione tra le realtà che fanno della creatività un elemento strategico per lo sviluppo urbano sostenibile ed è divisa in sette aree corrispondenti ad altrettanti settori culturali (Musica, Letteratura, Artigianato e Arte Popolare, Design, Media Arts, Gastronomia, Cinema).

Sono circa 300 le città di tutto il mondo che attualmente fanno parte di questa rete e che collaborano per un obiettivo comune: fare della creatività e dell’industria culturale il centro dei loro piani di sviluppo a livello locale e collaborare attivamente a livello internazionale.

Località che sono impegnate nello sviluppo e nello scambio di buone pratiche innovative per rafforzare la partecipazione alla vita culturale e per integrare la cultura nelle politiche di sviluppo urbano sostenibile. Senza dimenticare che le Città Creative contribuiscono al raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.

Perché è stata premiata Como

La città di Como ha ora il dovere di impegnarsi per generare un’economia più a misura d’uomo per affrontare il futuro in chiave sostenibile. E, grazie a questo importante riconoscimento, si origineranno infinite possibilità di sviluppo in diversi ambiti.

Come ha spiegato il presidente della Fondazione Volta Luca Levrinila visione su cui abbiamo lavorato e che ha premiato Como, è quella di Città Circolare. Si tratta di una città in grado di proporre un’alleanza di tutta la governance territoriale prevedendo processi circolari, sostenibili e inclusivi“.

Come indicato all’interno del progetto di candidatura, è la Fondazione Volta il soggetto che continuerà a occuparsi del coordinamento operativo. Il primo passo da compiere sarà partecipare a bandi di progettazione europea che usciranno entro la fine del 2021.

Tutte le città vincitrici

Audrey Azoulay, Direttore Generale UNESCO, ha sottolineato che “un nuovo modello urbano deve essere sviluppato in ogni città, con i suoi architetti, urbanisti, paesaggisti e cittadini. Esortiamo tutti a lavorare con gli Stati per rafforzare la cooperazione internazionale tra le città che l’UNESCO desidera promuovere.”

Le 49 nuove Città Creative Unesco

Abu Dhabi (Emirati Arabi Uniti) – Musica

Batumi (Georgia) – Musica

Belfast (Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord) – Musica

Bida (Nigeria) – Artigianato e Arte Popolare

Bohicon (Benin) – Gastronomia

Buraidah (Arabia Saudita) – Gastronomia

Bursa (Turchia) – Artigianato e Arte Popolare

Campina Grande (Brasile) – Media Arts

Cannes (Francia) – Film

Cluj-Napoca (Romania) – Film

Como (Italia) – Artigianato e Arte Popolare

Covilhã (Portogallo) – Design

Doha (Qatar) – Design

Gdynia (Polonia) – Film

Gimhae (Repubblica di Corea) – Artigianato e Arte Popolare

Göteborg (Svezia) – Letteratura

Hamar (Norvegia) – Media Arts

Huai’an (Cina) – Gastronomia

Huancayo (Perù) – Musica

Ibagué (Colombia) – Musica

Giacarta (Indonesia) – Letteratura

Kermanshah (Iran) – Gastronomia

Kharkiv (Ucraina) – Musica

Kuching (Malesia) – Gastronomia

Lankaran (Azerbaigian) – Gastronomia

Launceston (Australia) – Gastronomia

London (Canada) – Musica

Manises (Spagna) – Artigianato e Arte Popolare

Modena (Italia) – Media Arts

Nakuru (Kenya) – Artigianato e Arte Popolare

Namur (Belgio) – Media Arts

Pasto (Colombia) – Artigianato e Arte Popolare

Perth (Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord) – Artigianato e Arte Popolare

Phetchaburi (Thailandia) – Gastronomia

Port Louis (Mauritius) – Musica

Recife (Brasile) – Musica

Rouen (Francia) – Gastronomia

San Pietroburgo (Federazione Russa) – Gastronomia

Santa Maria da Feira (Portogallo) – Gastronomia

Santiago de Cuba (Cuba) – Musica

Srinagar (India) – Artigianato e Arte Popolare

Tallinn (Estonia) – Musica

Tbilisi (Georgia) – Media Arts

Salonicco (Grecia) – Gastronomia

Usuki (Giappone) – Gastronomia

Vilnius (Lituania) – Letteratura

Weifang (Cina) – Artigianato e Arte Popolare

Whanganui (Nuova Zelanda) – Design

Xalapa (Messico) – Musica

Le Città Creative d’Italia

La Rete delle Città Creative ha tra i suoi obiettivi quello di funzionare come laboratorio di idee e di esperienze innovative intese a capitalizzare il potenziale di cultura e creatività per lo sviluppo urbano sostenibile.

Infatti, ogni 4 anni tali città sono tenute a presentare un rapporto di monitoraggio che dimostri l’impegno verso l’attuazione della missione della Rete, presentare un nuovo piano d’azione per i successivi 4 anni, fornire un panorama dell’impatto della designazione, incoraggiare lo sviluppo di ricerche sulle esperienze delle Città Creative.

Attualmente in Italia ci sono be 13 Città Creative e sono le seguenti:

Bologna – Musica

Fabriano – Artigianato e Arte Popolare

Torino – Design

Roma – Cinema

Parma – Gastronomia

Milano – Letteratura

Pesaro – Musica

Carrara – Artigianato e Arte Popolare

Alba – Gastronomia

Biella – Artigianato e Arte Popolare

Bergamo – Gastronomia

Como – Artigianato e Arte Popolare

Modena – Media Arts.

como città creativa unesco
Fonte: iStock
Una splendida veduta di Como