Brexit: a rischio Ryanair, easyJet e le altre compagnie low cost

Le tariffe aeree rischiano di impennarsi per tutti coloro che sono soliti viaggiare con i vettori low cost

Con l’uscita della Gran Bretagna dall’Unione europea i trattati “open sky” decadono. Il che significa che Europa e Gran Bretagna dovranno ricontrattare i loro accordi su nuove basi. Poiché le compagnie aeree low cost hanno strategie differenti, il rischio è che compagnie come Ryanair, easyJet e altre possano tagliare gli investimenti e aumentare i costi dei biglietti. Idem per i vettori inglesi, che dovranno far fronte a costi più alti per i ricambi e per il carburante.

Le tariffe aeree rischiano di impennarsi per tutti coloro che sono soliti viaggiare con i vettori low cost.
Il problema potrebbe coinvolgere anche la compagnia di bandiera britannica, la British Airways, che dovrà rivedere le proprie strategie verso l’Europa e gli Stati Uniti.

Il motivo è da ricercarsi nello “spazio unico europeo” che garantisce diritti e doveri delle compagnie aeree e che, nel caso della Gran Bretagna, non esisterà più. Pertanto ogni permesso concesso alle linee aeree europee decade con l’uscita del Paese dall’Europa.

Le linee aeree inglesi dovranno quindi riscrivere gli accordi con gli enti europei o con i singoli membri della European Common Aviation Area (Ecaa).

Secondo l’istituto bancario Hsbc la situazione colpirà soprattutto coloro che si spostano regolarmente da e verso l’Inghilterra per raggiungere i propri cari e che rappresentano il 40% del traffico aereo degli ultimi dieci anni.

A ciò si aggiunge il calo di peso della sterlina che porterà ad aumenti importanti del carburante aereo e dei costi di manutenzione degli aerei in Gran Bretagna.