Tutte le bellezze del Centro Italia che stanno scomparendo per colpa del terremoto

Abbiamo i centri storici più belli del mondo, per questo dobbiamo preservarli

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SiViaggia

Redazione

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L’Italia è ricca di borghi, chiese e monumenti che spesso diamo per scontati. Eppure sono un’attrattiva turistica invidiabile che dovremmo tutelare al meglio. Molti di questi luoghi che il mondo ci invidia si trovano lungo la dorsale appenninica che è anche la più soggetta ai terremoti, come stiamo vedendo proprio in questi mesi.

Il ministero dei Beni culturali ha allertato le proprie unità di crisi ed è stata attivata la task force italiana dei “Caschi blu della Cultura”.

Le Marche e l’Umbria, le più colpite, sono tra le regioni più fitte di sopravvivenze culturali. Ad Amatrice, che dal 2015 era entrata a far parte del club “I borghi più belli d’Italia“, è crollata la splendida facciata della basilica di San Francesco risalente al Trecento. Anche la chiesa di Sant’Agostino, eretta nel 1428 a ridosso delle mura antiche della città, che esibiva un bellissimo portale tardo gotico, ha subìto danni. A Visso è venuto giù quasi tutto il paese. A Norcia sono crollati i due campanili nella frazione di Castelluccio, ma danni sono segnalati anche nelle chiese della Santa Illuminata e di San Benedetto. A Camerino è crollato un muro del monastero di Santa Chiara, mentre ha subito lesioni l’orologio del Duomo.

“Perché ci siamo commossi per la Basilica di San Benedetto a Norcia e, guardando le macerie, ci sentiamo in lutto?” scrive linkiesta.it in una bella analisi. “È una chiesa, e non delle più importanti. Non ci va quasi nessuno, solo i turisti. Rende qualcosa ai ristoranti nei dintorni, ma assolutamente nulla a chi la gestisce perché l’ingresso nelle chiese non è a pagamento. Tuttavia, anche se non ci siamo mai entrati, la sentiamo nostra: indagare su questo sentimento di desolazione e tristezza significa indagare nel profondo di noi stessi, noi italiani, che camminiamo ogni giorno in mezzo alla bellezza e ci accorgiamo quanto conti solo quando viene la perdiamo all’improvviso”.

Il terremoto dovrebbe servirci per guardarci intorno e renderci conto del valore che ha la bellezza artistica e architettonica per l’Italia.