Invasione pesce scorpione, il killer silenzioso delle spiagge italiane

Sono pesci velenosi e predatori che si diffondono in maniera incontrollata proprio nel Mediterraneo

I pesci scorpione sono pesci velenosi, predatori che si diffondono in maniera incontrollata proprio nel Mediterraneo. L’unica soluzione finora trovata è mangiarseli.

Il nome scientifico è Pterois miles, a lanciare l’allarme è l’International union for conservation of nature perché sono stati recentemente avvistati in Aree marine protette al largo di Cipro e della Turchia. Sono pesci originari dell’oceano Indiano e del Pacifico, sono molto diffusi anche nel Mar Rosso, attraverso il canale di Suez, recentemente raddoppiato stanno invadendo il Mediterraneo portando gravi effetti sull’economia e sugli ecosistemi.

Il pesce scorpione, come altri pericolosi animali marini, ha già dimostrato di essere una specie aggressiva che si propaga in maniera spettacolare. Ciò che rende molto pericoloso il pesce scorpione è il fatto che ha una sorta di pungiglione dotato di “spine” tossiche che possono anche essere letali per l’uomo. Il pesce scorpione è molto aggressivo e all’apice della catena alimentare ed ha un forte impatto anche sulle altre specie di pesci. Questa invasione può innescare un aumento delle alghe causato dalla riduzione delle specie di pesci che se ne cibano, modificando la flora e gli habitat tipici dei fondali marini delle coste del Mediterraneo.

Gli avvelenamenti causati dal pesce scorpione vengono classificati in tre gradi. Avvelenamenti di grado I producono eritema, ecchimosi o anche cianosi della parte colpita. Al grado II compaiono vesciche attorno alla puntura. Avvelenamenti di grado III producono necrosi locale e variazione della sensibilità, che possono durare anche per più giorni. Ma le conseguenze iù gravi in rari casi possono portare fino al decesso.

L’unica soluzione per contenere la loro diffusione sembra essere quella di mangiarli. Nei Paesi tropicali dove sono largamente diffusi la popolazione locale è stata incoraggiata a mangiare questi pesci dopo aver tolto loro le spine velenose, ma diversi pescatori li rigettano in mare perché pensano siano completamente velenosi, la loro carne invece è in realtà deliziosa.