Air Koryo è la compagnia aerea peggiore del mondo

Ha gli aerei più vecchi di fabbricazione sovietica

L’Air Koryo è la compagnia aerea con gli aerei più vecchi del mondo, i velivoli sono di fabbricazione sovietica, secondo Corriere.it. La flotta passeggeri contempla: quattro Ilyushin, un Antonov, due Tupolev e due Tu-204. L’Ilyushin-18 è entrato in servizio nel 1957, i comandi delle cabine di pilotaggio sono tutti meccanici.

Air Koryo, o meglio la Air Koryo Korean Airways, è la compagnia aerea di bandiera della Repubblica Democratica Popolare di Corea, Corea del Nord. Deve il suo nome alla dinastia dei Koryo, che governò sulla penisola coreana e la unificò. E’ di proprietà esclusiva dello Stato, ha sede a Pyongyang e come base operativa l’aeroporto internazionale di Sunan, l’aeroporto che serve la città di Pyongyang, capitale della Corea del Nord. Dista 24 km dal centro città.

Essendo l’unica compagnia aerea nordcoreana l’Air Koryo ha ovviamente il monopolio dei voli domestici, che però, data la difficoltà nel reperire il carburante, sono spesso soppressi. I primi voli charter regolari tra Nord Corea e Sud Corea hanno avuto inizio nel 2002, anche se il primo volo Air Koryo ad aver raggiunto la Corea del Sud è avvenuto nell’agosto 2000, grazie ad un incontro tra diplomatici.

Attualmente l’Air Koryo effettua voli regolari tra Pyongyang e Pechino, Shenyang, Bangkok e Chabarovsk. Vengono inoltre effettuati voli charter, utilizzati soprattutto da diplomatici, che toccano soprattutto Tokyo e che in passato hanno raggiunto, oltre Mosca, anche New York, Seul, Zurigo e Sofia.

La compagnia di Stato nordcoreana si è vista negare l’accesso agli aeroporti dell’Unione europea nel 2006. Sono stati soppressi i voli per Sofia, Belgrado, Bucarest e Praga. Skytrax assegna il rating minimo di 1 stella alla compagnia

Resta come destinazione Vladivostok in Russia, mentre i velivoli della Air Koryo non atterrano più a Mosca. Le destinazioni dei voli sono in Nord e Sud Corea, a Singapore, in Cina, Malesia, Thailandia e Kuwait.

E’ dello scorso mese di settembre la comunicazione, da parte del governo di Pyongyang, di un’apertura al turismo. Una nuova politica ufficiale, proclamata sulla stampa di regime, pone l’obiettivo ambizioso di accogliere un milione di turisti stranieri. Ad oggi la maggioranza dei turisti sono cinesi. Alcuni tour operator occidentali propongono questa meta come destinazione per turisti estremi. I turisti scelgono questa meta per escursioni nei parchi naturali, per praticare discipline come sci, golf e ciclismo. Molti invece vanno alla ricerca di itinerari storici e culturali.