I 21 nuovi siti dichiarati Patrimonio dell’Unesco nel 2016

Tra i nuovi iscritti neppure uno è italiano, ma il nostro Paese resta quello con il maggior numero di Patrimoni dell'Umanità

Riprova, sarai più fortunato. Diciamolo subito. Nella lista dei nuovi siti Patrimonio Unesco non ce n’é neppure uno nostro. Peccato, perché le candidature erano interessanti. Ma non lamentiamoci: l’Italia è sempre il Paese con il maggior numero di siti iscritti tra i Patrimoni dell’Unesco al mondo (51).

Nel 2017 potrebbero entrare anche i sistemi di difesa veneziani del XV-XVII secolo, che comprendono la città fortificata di Bergamo, le mura di Peschiera e altre fortificazioni della Laguna Veneta, tra Venezia e Chioggia, e Ivrea, città industriale del XX secolo.

I siti iscritti salgono quindi a 1052, distribuiti in 165 Paesi: 814 sono luoghi di interesse culturale e 203 patrimonio ambientale.

Intanto nel 2016 sono stati 21 i nuovi siti entrati a far parte della lista, che ha lo scopo di identificare quei luoghi che rappresentano delle particolarità di eccezionale importanza da un punto di vista culturale o naturale.

Ci sono i 17 lavori di Le Corbusier, presentati dalla Francia ma sparsi in tutto il mondo. Ci sono le paludi dell’estremo Sud dell’Iraq, il presunto giardino dell’Eden di cui si parla nella Bibbia. La Spagna ha iscritto i dolmen delle “Sette Tavole, in Andalusia (vedi foto).

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Tra le altre novità ci sono il “Mistaken Point“, imponente promontorio fossile di Terranova (vedi foto qui sotto), l’Arcipelago di Revillagigedo, sulla costa pacifica del Messico, e i parchi nazionali marini del Sudan.

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Entrano il sito archeologico di Filippi, in Macedonia (vedi foto), l’area delle tombe degli eretici catari tra Bosnia Erzegovina, Croazia, Serbia e Montenegro.

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Ci sono la foresta pluviale dello Shennongjia, nello Hubei cinese (nella foto qui sotto), la Catena dei Tien-Shan occidentali, nell’Asia centrale, e il Khangchenzonga National Park, nell’India settentrionale.

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Tra i nuovi siti Unesco si aggiungono anche il Pamphula Modern Ensemble, una sorta di città giardino a Belo Horizonte, in Brasile; il massiccio dell’Ennedi nel Ciad; il sito archeologico medievale di Ani, Turchia e le incisioni rupestri delle grotte di Gorham, nel Regno Unito (foto sotto).

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Ci sono anche i graffiti preistorici del Monte Zuo, Cina; le rovine della dinastia Saudeleur, in Micronesia; i Qanat dell’Iran; i resti di Nalanda Mahavihara, in India (vedi foto qui sotto); i cantieri navali coloniali di Antigua; il Deserto di Lut, Iran e la catena montuosa dei Tien-Shan Occidentali tra Kazakhstan, Kyrgyzstan e Uzbekistan.

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