“L’amica geniale”: i luoghi di Napoli tra romanzo e fiction

Alla ricerca dei luoghi di Elena Ferrante e de "L'amica geniale", tra le pagine del romanzo e le scene della fiction

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Redazione

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Il successo di “L’amica geniale” è di livello globale, il che ha spinto lettori di tutto il mondo a Napoli, ricercando la magia narrata. Ecco alcuni luoghi da visitare.

Il fascino di Napoli ha ispirato numerosi lavori letterari ma, lasciando da parte i capolavori che il passato ha saputo offrirci, concentriamo l’attenzione sul fenomeno esploso sette anni fa: “L’amica geniale”. Il romanzo scritto dalla misteriosa Elena Ferrante ha fatto il giro del mondo, sospinto anche da una sapiente operazione mediatica.

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Fonte: Ansa
Una scena di “L’amica geniale” @Ansa

Ambientato nella Napoli degli Anni ’50 e ’60, “L’amica geniale” ha riscosso un grande successo soprattutto negli Stati Uniti. Tante le lingue in cui è stato tradotto, tra le quali l’arabo, contribuendo ad alimentare ulteriormente il turismo nella città partenopea. Addirittura il New York Times ha inaugurato la rubrica “Cosa fare nella Napoli di Elena Ferrante”.

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Il lungomare di Napoli @iStock

Chi ha divorato le pagine del primo capitolo della serie della Ferrante, così come degli altri, sente l’urgenza di cimentarsi nella ricerca dei luoghi narrati. Questi sono al centro della fiction prodotta da Rai ed HBO (di cui è già stata annunciata la seconda stagione), ed ecco alcuni sentieri da poter ripercorrere per poter seguire le tracce di Lenù (interepretata da Maddalena Mazzucco) e Lila (Ludovica Nasti):

Le due bambine vivono nel Rione Luzzatti, un quartiere popolare nella zona Gianturco, alla periferia Est di Napoli. I veri appassionati della Ferrante non possono perderselo, anche se non è una zona prettamente turistica. Qui si riconoscono la Chiesa del Rione e la piazzetta con i giardinetti.

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Fonte: Ansa
Il rione Luzzatti alla periferia di Napoli @Ansa

In realtà il set della fiction Tv è stato ricostruito a Caserta, nell’ex fabbrica della Saint-Gobain, dove nei 60mila metri quadrati di spazio è stato ricreato il quartiere Luzzatti della Napoli Anni ’50.

Non lontano dal rione c’è il sottopassaggio che porta al mare: una volta usciti alla luce si viene abbagliati dal lungo viale che conduce al porto, percorso dalle bambine per raggiungere per la prima volta il mare.

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Fonte: Ansa
Il viale che conduce al porto @Ansa

Lila acquista l’abito da sposa in uno dei tanti negozi presenti in Corso Umberto I, una lunga strada centrale che qualsiasi napoletano è abituato a chiamare semplicemente ‘Rettifilo’.

Elena è una grande appassionata di libri e per lei non esiste posto migliore di Port’Alba, ricca di bancarelle, tra testi nuovi e usati.

Una sera i ragazzi del riote decidono di andare a Napoli a prendere un gelato: al centro della secna c’è la celebre Galleria Umberto I, dove scatenano una rissa per una frase sbagliata.

Lila e Stefano hanno un negozio di scarpe nell’elegante Piazza dei Martiri, dalla quale accedere a molti locali della Napoli notturna, così come a Via Chiaia, tra negozi e prelibatezze da gustare, e infine Via dei Mille, per acquisti in grande stile.

Impossibile non passeggiare per il Lungomare Caracciolo, osservando il Castel dell’Ovo o, come Elena faceva con suo padre, la maestosità del Vesuvio in lontananza.

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Fonte: Ansa
Piazza del Plabiscito @Ansa

Le nozze di Stefano e Lila si celebrano sulla collina di Posillipo, dove poter passeggiare nel Parco Virgiliano o imboccare la strada che porta fino alla celebre finestra di Marechiaro.

Il caffè a Napoli è un misto d’arte e cultura. Se si è in città per la prima volta, è un obbligo assaggiarlo al Caffè Gambrinus, a un passo da piazza del Plebiscito, e dunque dal mare, così come da via Toledo, il Teatro San Carlo e il Maschio Angioino. Ben più di un caffè, un’esperienza da vivere.