Un Italo-canadese da primato

L’incredibile storia di successo dell’oncologo italo-canadese Marcus Bernardini

Un’altra bella storia di eccellenza italiana all’estero ci fa essere fieri del nostro Paese. Recentemente, il Corriere Canadese ha intervistato un noto chirurgo della scena ospedaliera di Toronto. Il suo nome è Marcus Bernardini e si, è un medico italo-canadese che presta il suo servizio al “The Princess Margaret Cancer Care Centre”.

Oltre ad essere un abile medico, Marcus è anche una persona molto umile e per questo ha partecipato come cosponsor ad un torneo di hockey su piazza. Il motivo di questa manifestazione sportiva è stato la raccolta fondi destinati alla ricerca e devoluti poi a favore del “The princess Margaret Cancer Care Centre-PMCC”.

Il PMCC è il più grande centro per il trattamento dei tumori in Canada e con questo primato fa parte anche dei cinque più grandi centri per i tumori a livello mondiale. Fondato nel 1952, il centro è anche associato alla facoltà di medicina dell’università di Toronto sia per scopi di ricerca sia per scopi di insegnamento e attrae studenti da tutto il mondo.

Marcus è figlio di immigrati italiani e come la maggior parte degli italiani arrivati nel secondo dopoguerra in Canada, ha vissuto la sua infanzia nel quartiere di St. Clair West-Corso Italia. Tutte le storie di italiani che provenivano da quel quartiere e che hanno avuto successo negli affari, fanno riferimento solitamente a grandi edili. Nell’intervista gli viene chiesto come mai lui non abbia seguito la strada dei suoi coetanei italiani e lui risponde che i sui genitori lo hanno sempre incoraggiato a coltivare il valore dell’istruzione e per questo ha intrapreso la carriera medica.

Iniziò la sua carriera nell’ambito dell’ostetricia e ginecologia e gli piaceva il “brivido” di far nascere i bambini. Poi ebbe l’occasione di partecipare ad alcuni interventi chirurgici e da quel momento capì che quella era la sua strada. Non si è solo fermato alla chirurgia, ma negli anni grazie alla pratica ed all’aggiornamento si è specializzato in chirurgia robotica.

Diversamente da quanto si pensi, in Canada si oppone ancora una certa resistenza rispetto a queste nuove tecniche, dice il medico, mentre ad esempio negli Stati Uniti il numero dell’uso della robotica negli interventi chirurgici sale in alcuni stati fino al 90%. Bernardini sostiene che l’intervento effettuato con l’uso dei robot, in gergo chirurgia laparoscopica, è molto meno invasivo della chirurgia standard e soprattutto le immagini delle telecamere possono essere viste in altissima definizione permettendo delle manovre più precise.

La missione di Marcus quindi è quella di incrementare il numero delle apparecchiature robotiche a disposizione. Purtroppo i costi iniziali di acquisto e successivamente di manutenzione sono molto alti e per questo Bernardini insieme a quanti più non perdono occasione per organizzare raccolte fondi da destinare alla ricerca scientifica.

Contributo fornito da Corriere Canadese