Viaggio in Marocco: le regole culturali di cui tenere conto

Regole e convenzioni sociali per vivere a pieno il nostro viaggio in Marocco

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Redazione

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Il Marocco sta diventando ogni anno una meta sempre più popolare per turisti provenienti da tutto il mondo. Ci vuole poco a lasciarsi incantare dalle meraviglie del mercato notturno di Marrakech (Djemaa el-Fna) e dalle infinite distese desertiche del Sahara. Prima di partire, però, è opportuno portare con sé anche un piccolo bagaglio di conoscenze della cultura locale, in modo da vivere al meglio la nostra esperienza con le persone e con i luoghi che incontreremo.

Uno dei principali consigli che vengono dati alle persone che vogliono visitare il Marocco è quello di vestire in maniera modesta e tenere le spalle coperte. Quest’idea non nasce da un preconcetto religioso, ma affonda le sue radici nell’idea di rispettare la cultura locale e il pensiero del luogo, anche quando non sono affini al nostro. Viene da sé che le effusioni amorose in pubblico sono sconsigliate.

La pratica della contrattazione è molto diffusa in tutti i suq (mercati) marocchini. Per quanto non contrattare col venditore possa essere considerata un’offesa, è importante stare attenti anche a non commettere l’errore opposto, e invece contrattare troppo.

Quando si cammina per i vicoli di Medina, è bene ricordare sempre di tenere la destra. Motorini e scooter sfrecceranno accanto a voi in stradine molto strette e anguste, ed è importante lasciare libero il passaggio per tutti. Altro consiglio importante: non fermarsi mai a fare foto dove lo spazio per camminare è già poco.

Davanti ad uno straniero, i marocchini tendono ad assumere un comportamento molto formale. Per loro, è consuetudine scambiarsi informazioni riguardanti lo stato di salute della famiglia e darsi la mano. I marocchini usano salutare con una stretta di mano, o con due baci sulla guancia (partendo dalla sinistra) quando si tratta di individui dello stesso sesso. Nel caso di uomo e donna, sarà la donna a tendere la mano per prima se vuole essere salutata. In caso non lo facesse, l’uomo potrà comunque piegare la testa per porgere i suoi omaggi.

Quando si viene invitati a cena a casa di una famiglia marocchina, si sarà invitati a togliere le scarpe. È buona usanza portare un regalo come pasticcini, fichi, datteri, nocciole o succhi freschi. Evitate l’alcool quando non specificamente richiesto. Aspettatevi di cenare seduti a terra, su un tappeto, con un tavolo alla vostra altezza. Quasi certamente vi verrà offerto un bis, di cui è buona norma accettarne almeno un po’. Qualora foste troppo pieni, toccatevi la pancia e scuotete la testa dicendo “La, shukrran” (No, grazie). La loro insistenza è una forma di rispetto e generosità di cui sentirsi onorati.