Perché vestirsi bene in aereo può fare la differenza

Come ci si veste per viaggiare in aereo può cambiare il modo in cui si viene trattati a bordo e può regalare un upgrade di classe

 

Non tutti sanno che, per chi viaggia in aereo, esiste un dress code. Alcune compagnie aeree, come la United, la Delta Air Lines e la American Airlines, pretendono che i passeggeri non indossino le infradito, per esempio. La American può addirittura rifiutarsi di imbarcare persone vestite in modo non consono o che possano offendere altri passeggeri.

È quanto scrive il New York Times che spiega come il fatto di vestirsi bene possa fare la differenza quando si viaggia a bordo di un aereo. Il personale di bordo, infatti, fa sempre più attenzione a cosa indossano i passeggeri. E non soltanto se si viaggia in Business o in Prima Classe.

Secondo George Hobica, fondatore del sito Airfare Watchdog, presentarsi vestiti bene all’imbarco può anche servire per ottenere un upgrade di classe, nel caso ci fosse qualche posto libero in Business o addirittura in First Class.

Hobica racconta di avere indossato una giacca blu in occasione di un volo da New York a Los Angeles mentre molti altri passeggeri erano in bermuda e infradito. A un certo punto è stato chiamato all’altoparlante. Dopo essersi presentato al bancone gli è stato comunicato di avere ricevuto un upgrade dall’Economy alla Prima Classe. L’hostess di terra gli aveva spiegato che ciò accade spesso in caso di passeggeri che si presentano bene o di donne in stato interessante.

Per premiare con un upgrade un passeggero si prendono in considerazione prima di tutto i punti della carta fedeltà, ma in caso non ci sia nessuno a cui offrirlo si guarda l’aspetto di chi viaggia.
Ma non è tutto. Anche durante il volo, chi si presenta bene ed è ben vestito viene trattato meglio dalle assistenti rispetto a chi è vestito male. Del resto, rivolgersi in maniera cortese agli assistenti di volo, oltre a essere indice di buona educazione, comporta che si venga serviti magari anche con più attenzione.

“Quando un passeggero ha una certa cura dell’abbigliamento e del proprio aspetto dimostra rispetto nei confronti del personale di bordo e degli altri passeggeri”, ha raccontato Kate Linder che fa la hostess alla United dal 1978. “Chi tiene al proprio aspetto tiene anche alle proprie maniere e noi hostess siamo più incoraggiate a comportarci bene con loro”.

Secondo Nancy Marquis, assistente di volo ormai in pensione, il cambiamento nel comportamento dei passeggeri ha coinciso con l’anno 1978, quando l’Airline Deregulation Act divenne legge federale negli Stati Uniti e nuove compagnie aeree con tariffe concorrenziali iniziarono a spuntare come funghi. “Con la democratizzazione dei viaggi aerei sempre più persone si sono potute permettere un biglietto a scapito della qualità dei viaggiatori”, ha spiegato. “Prima della deregulation, molti passeggeri viaggiavano per incontri di lavoro e nessuno si sarebbe mai sognato di indossare jeans come si fa oggi”.

Pertanto, la prossima volta che prendete un aereo curate meglio il vostro aspetto. Scegliete la mise giusta e presentatevi bene. Potreste passare dall’ultimo posto dell’Economy Class vicino alle toilette al primo posto della Business o addirittura della First Class dove sarete serviti e riveriti e, una volta a bordo, potreste anche pasteggiare a Champagne anziché con semplice acqua naturale.