Splendida Rabat: 5 cose da ammirare nella capitale marocchina

Una delle perle del Marocco, ricca di storia e tradizione. La città vi aspetta con la sua atmosfera unica e meraviglie tutte da scoprire

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SiViaggia

Redazione

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Un vero e proprio gioiello fatto di edifici coloniali, di viali adornati dalle palme e da un’atmosfera cosmopolita: Rabat è una meta imperdibile per chiunque organizzi un viaggio in Marocco. Capitale del Paese, è il centro principale della cucina tradizionale e dell’architettura della nazione. Ed è tutta da ammirare.

Ammirare la Kasba degli Oudaia

La storia della Kasba degli Oudaia è una metafora della storia stessa di Rabat. Proprio qui è iniziata la città, nel lontano XII secolo. A quel tempo, la dinastia Almohad doveva difendere il suo territorio e decise di costruire una potente fortificazione in una posizione strategica.

Quasi mille anni dopo, con tante aggiunte e abbellimenti, la Kasba è un luogo fiorente e meraviglioso. Con la sua moschea, con la fontana, con l’hammam e con il forno per il pane in comune, questo angolo di mondo si presenta come una creatura che basta a sé stessa e restituisce emozioni mozzafiato.

Visitare la necropoli di Chellah

Quello di Chella è un sito archeologico a nord di Rabat. Il nome viene dall’arabo شالة, Shālla.  Si tratta della sede delle tombe di diverse generazioni di reali. Il complesso funerario fu costruito sul sito di un cimitero marinaro in uso dal 1248/645 a.C., mentre il cimitero stesso fu costruito sulle rovine dell’antico avamposto romano di Sala Colonia, una città portuale murata fondata dai romani nel 40 d.C.

Si tratta di un luogo carico di storia: conserva i resti del Decumano Massimo, una fontana monumentale, un arco di trionfo. Per lungo tempo è rimasta abbandonata a sé stessa. Poi, una volta valorizzata, è diventata uno dei luoghi più belli della città.

Scoprire la torre di Hassan

La torre è il minareto di una moschea rimasta incompleta. Iniziata per ordine del sultano Yacoub al-Mansour, doveva diventare la più alta del mondo, ma i lavori si interruppero alla sua morte nel 1199 e raggiunse quindi solo i 44 metri, circa la metà dell’altezza pianificata.

Anche il resto della moschea fu lasciato incompleto, con solo la prima parte delle numerose mura e delle 200 colonne che dovevano essere innalzate. La torre, realizzata in mattoni rossi e i resti della moschea, insieme al moderno mausoleo di Mohammed V, dà vita ad uno dei più importanti complessi storici e turistici di Rabat.

Mangiare il cous cous

Chi non ha mai assaggiato il cous cous, non può perdere l’occasione di gustare questo piatto tipico formato da granelli di semola di frumento cotti al vapore, e conditi a seconda dei gusti con agnello, ceci, spezie e verdure.

A Raba troverete il meglio della cucina tipica, preparata da mani sapienti secondo la ricetta originale marocchina. In questa zona, infatti, vi è proprio un culto per la cucina e la preparazione dei condimenti, senza contare l’altissima qualità dei prodotti utilizzati. La ricetta per antonomasia del piatto nazionale marocchino è il cous cous di carne alle 7 verdure.

Esplorare il mausoleo di Mohammed V

Costruito in onore del padre del Marocco moderno, vi è sepolto il re alauita scomparso nel 1964. Pochi, forse solo i diretti interessati, sanno che questo grandioso monumento funebre in marmo travertino, progettato dall’architetto vietnamita Vo Toan in stile ispano-moresco ed elevato sulla collina più alta della città, è stato interamente costruito da mani italiane.

Anche i materiali sono italiani: precisamente provengono dalle cave di Carrara e di Serre di Rapolano, piccolo centro della provincia di Siena. Il complesso, con la vicina moschea di Hassan e il suo minareto, costituisce la più importante attrazione turistica della capitale.