Viaggio in Albania, da Durazzo a Valona cosa vedere

Un itinerario per scoprire il meglio dell’Albania in pochi giorni, dal mare alle città d’arte, dai siti archeologici ai Patrimoni Unesco

Anche per il 2019 l’Albania si prepara a un altro boom turistico. Nel 2018 sono arrivati 6 milioni di visitatori, Solo negli ultimi cinque anni gli arrivi degli stranieri nel Paese sono raddoppiati ed entro i prossimi cinque i visitatori saranno il doppio di adesso.

È meglio affrettarsi, dunque, prima che l’Albania venga invasa da orde di turisti. È vero che la maggior parte dei vacanzieri oggi si concentra sulle spiagge. Ecco perché il nostro itinerario consiglia sì di rilassarsi al mare, ma di non perdersi anche le bellezze naturali e architettoniche albanesi che valgono davvero la pena di essere viste.

Il nostro itinerario parte da Durazzo, raggiungibile dall’Italia in traghetto con l’auto al seguito. È fondamentale muoversi con un mezzo in Albania perché i treni praticamente non esistono e il servizio di pullman non è ancora così capillare nel Paese. Durazzo non è soltanto una città portuale, ma è la seconda città più importante dell’Albania. Nasconde alcune vestigia dell’antichità che testimoniano il passaggio di tante popolazioni sul territorio, Greci, che la fondarono, Romani, Bizantini, Veneziani, Ottomani e più di recente il regime fascista e quello comunista. Bellissimo è l’anfiteatro Romano ancora in parte nascosto, così come la Grande Moschea, il castello Bizantino e gli edifici in stile Liberty nel centro cittadino.

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Fonte: 123rf
La spiaggia di Durazzo

Il viaggio prosegue verso la Capitale, Tirana, una città in fortissimo sviluppo, con un bellissimo centro storico pedonale, ricco di giardini e di locali dove è bello stare all’aria aperta, di piste ciclabili e di musei. Tra i più originali c’è Bunk’Art, un ex bunker di origine sovietica che oggi ospita il Museo della memoria. In tutta l’Albania si contano migliaia di bunker, molti dei quali trasformati in musei, locali, ristoranti o discoteche. C’è poi il Palazzo Reale, l’ultimo costruito in Europa, dove però non fece in tempo a soggiornare alcun re. Ma basta passeggiare per la città per scoprire una nuova Capitale che si sta rinnovando molto velocemente.

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Fonte: 123RF
Il centro di Tirana

L’itinerario continua in direzione di Berat, detta anche la città dalla mille finestre. È uno dei tre Patrimoni Unesco dell’Albania (gli altri sono la cittadina di Argirocastro e il sito archeologico di Butrinto). Berat è un raro esempio di città ottomana ben conservata. Sulle alture della città si trova il castello di Kala e alcune parti risalgono al IV secolo. All’interno delle antiche mura vivono ancora delle famiglie.

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La città di Berat

Poi si scende verso Valona, una delle mete di mare più frequentate dell’Albania. Il lungomare, con una bellissima passeggiata, è ormai tappezzato di nuovi condomini per le vacanze. La spiaggia di sabbia mista a sassi è molto lunga e d’estate è allestita con lettini e ombrelloni. Andando verso Sud, però, in direzione di Saranda, la costa diventa più rocciosa e frastagliata. Qui per fare il bagno bisogna scendere dalle scalette, ma l’acqua è decisamente di un colore molto più trasparente. È il punto in cui finisce il Mare Adriatico e inizia il Mar Ionio. È anche il punto dell’Albania più vicino all’Italia.

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Fonte: 123rf
La costa rocciosa di Valona

Poco fuori città si può visitare uno dei siti archeologici più belli del Paese, l’antica città di Apollonia, fondata nel 588 a.C. da coloni Greci, ma già abitata dagli Illiri, divenne anche una colonia Romana. La città si arricchì grazie al commercio essendo un tempo posta sulla riva di un fiume che orami non esiste più. Pare che il porto ce potesse contenere fino a cento navi. Era anche il punto di partenza della Via Egnazia che conduceva fino a Salonicco e a Bisanzio. Il sito è stato scoperto solo di recente, tanto che la maggior parte dei resti sono ancora celati sotto terra.

Da Valona parte poi quella è chiamata anche Riviera albanese, puntellata di calette dalle acque smeraldine e sormontata da una strada che, in certi punti, arriva quasi a mille metri d’altitudine. È una delle strade panoramiche più belle d’Europa.

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Fonte: Wikimedia Commons
Il sito archeologico di Apollonia