Tour della capitale della Nigeria: eventi clou ad Abuja

Cinque cose da fare nella capitale della Nigeria: l’imperdibile festa del Durbar e poi lo shopping, la vita notturna, la cucina locale e molto altro

Quando l’umidità si attenua e la città si colora di feste ed eventi coinvolgenti e affascinanti, tra gennaio e febbraio: è questo il momento migliore per una vacanza ad Abuja, la capitale della Nigeria, città moderna, “disegnata a tavolino” negli anni Ottanta del Novecento.

Abuja è un centro da scoprire in taxi (comodo e alla portata di tutte le tasche), non solo per i monumenti (come le tante opere di architettura moderna religiosa e civile) che la arricchiscono da quando ha “soffiato” a Lagos lo scettro di capitale, ma anche per fare acquisti, magari una maschera artigianale come souvenir, o godersi la movida locale e gli affascinanti eventi.

Eventi. Più delle feste nazionali, ad Abuja sono sentite particolarmente le festività religiose (musulmane e cristiane). La più amata in assoluto cade alla fine di Ramadan e Tabasski (tra gennaio e febbraio) e raccoglie le celebrazioni di Sallah. Una festività che ha il suo momento più emozionante nel Durbar, variopinta parata di cavalieri Hausa-Fulani con addosso abiti tradizionali lussuosi, emiri con i vestiti tradizionali delle cerimonie, muscolosissimi lottatori e musicisti (suonatori di liuto) con i tipici copricapi locali.

Alla fine delle celebrazioni di Sallah (nelle ultime settimane di febbraio), sulle rive del fiume Sokoto, fuori città a nord della capitale della Nigeria, c’è l’Argungu Fishing and Cultural Festival. Di fatto un festival dove si celebrano tutte le attività locali in qualche modo legate all’acqua, e si fa sfoggio di tecniche e destrezza nel pescare e negli sport acquatici.

Shopping. Un bel pezzo di artigianato di Abuja acquistato nella capitale potrà abbellire il vostro appartamento al rientro della vacanza in Nigeria: magari una maschera yoruba, oppure un coloratissimo capo di abbigliamento tradizionale o una borsa in pelle (gli artigiani qui sono davvero bravissimi). Potrete fare shopping sia nei centri commerciali sia presso i caratteristici mercatini.

Vita notturna. La movida di Abuja riuscirà a sorprendervi. I locali sono pochi ma sapranno conquistarvi con la loro clientela a vivace, la musica dal vivo e i cocktail gustosissimi. Anche gli hotel, molti dei quali sono dotati di piscina, bar, e spazi esterni da dedicare a serate. La capitale della Nigeria è una città sicura, ma la notte prudenza: meglio spostarsi in gruppo.

Cibo. La capitale è un buon posto per provare la cucina tipica della Nigeria, basta su carne e cereali, che da queste abbondano nonostante le difficili condizioni climatiche. Tanti gli stufati e le zuppe: ci sono l’efo (zuppa di verdure), l’egusi, stufato di carne e peperoncino, lo isi’ewu, stufato di capra; e c’è poi il famoso fufu, una polenta di mais e cereali.

E nelle festività si mangia pesce preparato dalle donne secondo ricette tradizionali come l’egusi sopu e l’edikang ikong soup: in entrambi i piatti assortiti, ci sono pesce, carne e verdure, mentre la bibita preferita (e più diffusa) in Nigeria è il vino di datteri.

Attrazioni. Sono tanti i monumenti da non perdere assolutamente ad Abuja, città trasformata in cantiere aperto da quando ha preso il posto di Lagos – peraltro città davvero interessante –quale capitale della Nigeria. Ci sono le grandi architetture religiose: su tutte spiccano la moschea nazionale e la chiesa nazionale della Nigeria: quest’ultima bellissima nel suo stile neogotico, le sue vetrate colorate e il suo altare particolare (ogni dieci minuti compie una rotazione).

Una curiosità: nei monumenti più significativi della capitale della Nigeria c’è la mano italiana. Si deve infatti al genio dell’architetto Manfredi Nicoletti, rietino, la progettazione della Millennium Tower (grande torre panoramica del Nigerian National Complex) e del Millennium Park, il grande parco cittadino studiato, in parte come giardino all’italiana, dentro il quale si trova l’albero sacro di Abuja. Da non perdere poi le due rocce sacre Aso Rock e Zuma Rock giganteschi e suggestivi monoliti.

Si arriva ad Abuja, capitale della Nigeria allo scalo Nnamdi Azikiwe , raggiungibile con volo nazionali e internazionali (tante le compagnie europee attive nella struttura). L’aeroporto dista 24 chilometri da Abuja: per arrivare in città i treni sono scomodi e lenti, gli autobus hanno qualche confort in più e per raggiungere la città si rivelano più adatti dei taxi. Questi ultimi invece sono l’idea per muoversi nel centro della capitale, mentre i bus cittadini sono cocenti e affollatissimi. Ci si può anche spostare a piedi, ma meglio farlo nel centro cittadino.

Il clima è semidesertico: scarsa umidità e alte temperature durante tutto l’anno (picchi di 45 gradi) e le precipitazioni variano a seconda delle correnti oceaniche (ma mai abbondanti), mentre la stagione secca (con forti venti) va da ottobre a marzo. Pertanto il periodo ideale per una vacanza nella capitale della Nigeria è tra dicembre e febbraio perché l’umidità diminuisce anche se è concreta la possibilità di subire le raffiche di vento cariche di sabbia in arrivo dal Sahara.