Quando andare e cosa vedere a Virunga, in Congo

Itinerario alla scoperta del Virunga National Park, tra natura e savana

Il Virunga National Park è il primo parco della Repubblica Democratica del Congo, in Africa, ed è stato fondato nel 1925. Il sito è molto conosciuto perché ospita i gorilla di montagna ed è considerato Patrimonio dell’umanità dall’Unesco.

Il parco occupa gran parte dei monti Virunga e confina col Parco Nazionale dei Vulcani del Ruanda. La foresta è ricca di legni preziosi, quali il tek, l’ebano e l’iroko, oltre a una moltitudine di fiori. Oltre ad essere abitato dai gorilla, nel parco vivono elefanti della foresta, scimpanzé, giraffe, bufali e molte specie di uccelli variopinti. All’interno del Parco di Virunga di possono anche ammirare gli ippopotami nel loro habitat naturale mentre fanno il bagno nel Lago Eduardo.

Il clima del Congo è tipicamente equatoriale al Nord, ricco di precipitazioni e senza stagione secca; la temperatura annua media è di 30 gradi centigradi, mentre a luglio e agosto è un po’ più fresco, infatti il periodo migliore per andarci è quello che va da giugno ad agosto. Vista la temperatura costante vi suggeriamo di portare abiti leggeri e qualche felpa per le ore serali. Non dimenticate un paio di scarponi per fare le escursioni.

Da non perdere le escursioni sulle montagne Virunga, una serie di otto coni vulcanici, ormai spenti. Per tutelare il parco e i suoi abitanti sono state di recente bloccate le trivellazioni di petrolio, che avevano messo a rischio la sua integrità naturale per molti anni, ma che l’Unesco considera incompatibili con quel tipo di ambiente. Il parco è un vero angolo di paradiso terrestre che può rimanere tale se il governo del Congo continuerà a difendere il proprio territorio.

Per un soggiorno in Congo bisogna essere muniti di passaporto con validità di almeno sei mesi dalla data di scadenza e di visto ordinario per una permanenza entro i 30 giorni, oppure di visto temporaneo entro i 90 giorni. Per fare la richiesta del visto bisogna presentare il passaporto, la fotocopia del biglietto aereo, la prenotazione dell’hotel e un certificato di vaccinazione per la febbre gialla.

 

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